L'euro cala e passa di mano a 1,0743 dollari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 apr - L'inflazione Usa più alta delle attese "gela" le speranze di chi si aspettava un taglio dei tassi Fed già a giugno e, soprattutto, manda in confusione le Borse europee che dopo il dato statunitense azzerano i guadagni, poi recuperano ma alla fine chiudono in ordine sparso, segnate dalla volatilità fino agli ultimi minuti di seduta.

La cronistoria della giornata è simile anche a Piazza Affari, dove però l'indice principale strappa un +0,3% finale grazie alla corsa delle banche innescata dal risiko bancario. Al centro c'è Mps (+4,8%), soprattutto dopo le parole del ministro Giancarlo Giorgetti convinto che il 2024 "debba essere l'anno buono". Sul podio in compagnia di Rocca Salimbeni ci sono le altre indiziate in vista di un consolidamento del settore, dalla Popolare di Sondrio (+3,4%) a Banco Bpm (+2,4%). A moltiplicare gli acquisti l'ipotesi che il costo del denaro resti alto più a lungo, sostenendo così i ricavi degli istituti di credito. E domani toccherà alla Bce dare indicazioni più precise. Scivolano nel frattempo in fondo al listino Amplifon (-4%) e Italgas (-2,8%) sul timore che la società debba spendere 4-5 miliardi di euro per rilevare 2i Rete Gas.

Sul fronte valutario, l'euro cala di colpo post-inflazione Usa e passa di mano a 1,0743 dollari (da 1,0850 ieri in chiusura), mentre il biglietto verde è a 152,85 yen (151,6) e l'euro/yen a 164,22 (164,61). Debole il petrolio con il Wti di maggio che scambia a 84,8 dollari al barile (-0,6%) e il Brent del Mare del Nord di giugno a 89 dollari (-0,4 per cento).

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(RADIOCOR) 10-04-24 17:41:55 (0570)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN


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April 10, 2024 11:42 ET (15:42 GMT)