Il Ghana prevede di introdurre un regime di royalties petrolifere più flessibile già dal prossimo anno, per stimolare gli investimenti e ridurre i rischi per le aziende energetiche, ha detto giovedì il capo dell'ente regolatore del settore petrolifero statale.

Egbert Faibille Jr, CEO della Commissione Petrolifera del Ghana, ha dichiarato a Reuters che il Ministro dell'Energia ha dato il suo consenso al nuovo regime di royalties, aprendo la strada alla sua presentazione al Gabinetto per l'adozione il prossimo anno.

"Uno schema attentamente calibrato, flessibile e progressivo sostituirebbe l'attuale regime fiscale "non flessibile e regressivo" che soffoca gli investimenti e la produzione di petrolio greggio nella nazione dell'Africa occidentale", ha detto Faibille, aggiungendo che sarà proposto uno schema di royalties a due livelli.

Ha aggiunto che il nuovo schema terrà conto di fattori di rischio come la profondità dell'acqua, il volume di produzione e il prezzo del petrolio greggio.

L'attuale regime di royalty del Ghana prevede un 4%-12,5% fisso della produzione lorda di petrolio e un 3%-10% del volume di gas esportato.

"Un sistema di royalty a scala mobile è progressivo e incentiva lo sviluppo di giacimenti di tutte le dimensioni, profondità d'acqua e in ambienti con prezzi volatili, senza dover rinegoziare i termini fiscali", ha detto Faibille.

Il Ghana, il secondo produttore di cacao al mondo, è diventato un produttore di petrolio nel 2010. La produzione è attualmente di circa 160.000-170.000 barili al giorno di petrolio grezzo e di circa 325 milioni di piedi cubici standard al giorno di gas naturale.

Le compagnie petrolifere che operano in Ghana includono Eni, Tullow e Kosmos.

Faibille ha detto a Reuters che la commissione prevede anche di investire nell'acquisizione di dati sismici per contribuire a ridurre il rischio nell'offshore del Ghana e ad abbreviare i tempi di esplorazione e produzione per le aziende.

Ha detto che le stime mostrano che il Ghana avrà bisogno di circa 200 milioni di dollari per i dati sismici su ogni 31.000 chilometri quadrati e che ci vorranno sei mesi per raccogliere i dati rilevanti sulle acque territoriali del Paese. (Servizio di Maxwell Akalaara Adombila Redazione di Bate Felix e Susan Fenton)