MILANO (MF-DJ)--Rispetto al 2019, le società hanno perso ricavi per oltre 75 mld di euro (-18,6%). La manifattura ha registrato il calo minore (-14,3%), seguita dai servizi (-14,7%) e dalle 2 energetiche/utilities (-15,6%), mentre il petrolifero con Eni (-37,1%) riporta le maggiori perdite di fatturato. Tra le società brilla DiaSorin, il cui aumento dei ricavi a doppia cifra (+27,1%) ha beneficiato della vendita dei kit diagnostici per il Covid, seguita da STM (+6,8%), INWIT (+6,1%) e Italgas (+6%).

L'Area Studi Mediobanca ha analizzato l'impatto della pandemia del Covid-19 sui bilanci annuali 2020 delle 27 società industriali e di servizi concorrenti all'indice di Borsa Ftse Mib. Si tratta di 16 società a controllo privato e 11 società a controllo pubblico, 17 manifatturiere, 6 energetiche/utilities, 3 di servizi e 1 petrolifera. Lo studio contiene un focus sui gruppi manifatturieri con uno sguardo all'ultimo trentennio e al futuro e uno dedicato alle figure apicali nei Cda (età, genere, nazionalità e compensi).

Nel 2020 le società analizzate hanno perso oltre 19 mld a livello di margini industriali (-42,5% sul 2019). Se da un lato il settore energia/utilities è riuscito a limitare il calo del Mon (-4,0%), dall'altro si registrano le flessioni della manifattura (-43,9%) e dei servizi (-53,4%) e il crollo di Eni (-97,8%). Primeggia DiaSorin anche per crescita del MON (+47,3%), seguita da Inwit (+34,9%).

Anche l'ebit margin medio è in contrazione al 7,7% rispetto all'11,0% del 2019 (-3,3 punti percentuali). La redditività premia il settore energia/utilities con l'ebit margin più elevato nel 2020 (17,3%; +1,9 p.p. sul 2019), seguito da quello dei servizi (9,2%; -7,1 p.p.) e della manifattura (4,9%; -2,5 p.p.). Riduzione consistente per il petrolifero (-12,5 p.p., ebit margin in coda allo 0,5%). Campioni di redditività nel 2020: Snam (ebit margin al 51,4%), Terna (48,2%) e Inwit (43,7%).

Per le società del Ftse Mib il 2020 si è chiuso in rosso, segnando una perdita netta di quasi 1,5 mld rispetto all'utile di 12,8 mld nel 2019, dovuta in gran parte al rosso di Eni (-8,6 mld). Utile netto nel 2020 per il comparto energia/utilities (5,5 mld), per la manifattura (EUR1,3 mld) e i servizi (0,3 mld).

Per quanto riguarda i dividendi, nel 2021 ne verranno distribuiti complessivamente 1,4 mld in meno (-12%) rispetto al 2020. In aumento però i dividendi distribuiti dai grandi gruppi pubblici di energia/utilities (+0,6 mld) e dalla manifattura privata (+0,2 mld).

In generale diminuzione anche gli investimenti (-11,3%, pari a 4 mld in meno sul 2019), con importanti flessioni per il petrolifero (-45,2%). In controtendenza gli investimenti del comparto energia/utilities (+3,7%) e leggera riduzione per quelli manifatturieri (-2,8%).

Sul fronte liquidità si registra invece un incremento per tutti i settori, pari complessivamente a oltre 22 mld (+34,5%). Il 2020 chiude con 86,9 mld complessivi in cassa, pari al 28,6% dei debiti finanziari (era il 23,0% a fine 2019).

Continua a peggiorare la struttura finanziaria, misurata dal rapporto debiti finanziari/capitale netto che aumenta al 133,2% (era al 117,6% a fine 2019

cce

MF-DJ NEWS

2710:59 apr 2021

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April 27, 2021 05:00 ET (09:00 GMT)