ROMA (MF-DJ)--L'Antitrust ha avviato sette istruttorie e adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie -principali societá fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l'80% del mercato- per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale.

Sotto la lente dell'Autoritá, spiega una nota, sono finite le proposte di modifica del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale e le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali, in contrasto con l'articolo 3 del decreto Legge 9 agosto 2022 n. 115 (cd. Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022. La norma sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l'efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle societá di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano giá perfezionate prima dell'entrata in vigore del decreto stesso.

Questi interventi vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle societá Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito ad un'ampia attivitá preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale è emerso che circa la metá degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche - dopo il 10 agosto 2022 - ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati.

Alle sette società viene contestata la mancata sospensione delle comunicazioni di proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche, inviate prima del 10 agosto 2022 e, in seguito, le proposte di aggiornamento o di rinnovo dei prezzi di fornitura, di carattere peggiorativo, giustificate sulla base della asserita scadenza delle offerte a prezzo fisso.

Ad Acea viene anche contestata l'asserita efficacia delle comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura perchè inviate prima dell'entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022) e non "perfezionate" prima della stessa data.

Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono 7.546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero giá subito un ingiustificato aumento di prezzo.

Le imprese dovranno, quindi, sospendere l'applicazione delle nuove condizioni economiche, mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto 2022 e, inoltre, dovranno comunicare all'Autoritá le misure che adotteranno al riguardo. Entro sette giorni, le imprese potranno difendersi e l'Autoritá potrá confermare o meno i provvedimenti cautelari.

"Si tratta", commenta Equita, "di una novità negativa per il settore, perché dopo i procedimenti aperti nei confronti di Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola non sembra essersi raggiunta una soluzione positiva per il settore ma, al contrario, l`Antitrust ha allargato i procedimenti praticamente all`intero mercato libero retail".

L'intervento dell'Antitrust è stato accolto con favore dalle associazioni dei consumatori. Il Codacons ha annunciato l'intenzione di presentare denunce in tutte le Procure italiane volte a far avviare indagini su possibili fattispecie di truffa, appropriazione indebita e interruzione di pubblico servizio.

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1311:00 dic 2022


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December 13, 2022 05:00 ET (10:00 GMT)