MILANO (Reuters) - Due azionisti chiave di Generali, Francesco Gaetano Caltagirone e Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, non hanno preso parte all'assemblea annuale della compagnia assicurativa che si è svolta oggi a Trieste.

Lo hanno riferito due fonti vicine alla situazione.

Nel 2022 Caltagirone e Delfin, insieme ad altri investitori, hanno sostenuto un candidato alternativo per la carica di Ceo sfidando, senza successo, Philippe Donnet, presentato dal Cda uscente e appoggiato dal primo azionista Mediobanca.

Il Cda Generali e il mandato di Donnet scadono l'anno prossimo.

La mancata partecipazione all'assemblea di Caltagirone e Delfin sembra preludere a nuove frizioni sul rinnovo del consiglio e sul mandato di Donnet, anche alla luce delle novità previste nel Ddl Capitali sulla presentazione di una lista da parte del Cda uscente.

A questo proposito in passato Donnet si è espresso in modo critico, e oggi il presidente Andrea Sironi ha auspicato il superamento del "sostanziale disincentivo" alla possibilità del consiglio uscente di formulare proposte all'assemblea per il suo rinnovo.

Lo scorso anno, Caltagirone, terzo azionista con il 6,19% secondo l'aggiornamento del 12 aprile, si è astenuto nella votazione sul bilancio 2022. Delfin ha il 9,93%.

All'assemblea odierna erano presenti 3.164 soci per una percentuale sul capitale del 49,8%.

Dall'elenco dei soci con più del 3% del capitale letto da Sironi in apertura dei lavori assembleari non sono emerse novità rilevanti. Mediobanca è il primo azionista con il 13,11%. Il gruppo Benetton detiene il 4,83%.

Tutti i punti all'ordine del giorno, incluso quello riguardante le relazioni sulle politiche di remunerazione, sono stati approvati a larghissima maggioranza.

(Gianluca Semeraro, editing Francesca Piscioneri)