Il contenuto sembrerà un po' ridondante rispetto a quello della settimana scorsa, ma il movimento si è accelerato; pertanto vale la pena ripetersi: parleremo nuovamente dell'indice Russell 2000. Si tratta di un indice che copre le small cap statunitensi. Come tale, è un indice molto reattivo quando le condizioni di mercato migliorano. Ad esempio, storicamente ha registrato ottime performance quando la Fed è passata da una politica di rialzo dei tassi a una politica di riduzione degli stessi, soprattutto durante il periodo di stasi. Se il mercato ha ragione e la banca centrale statunitense ha raggiunto questo periodo, il Russell 2000 dovrebbe essere un buon cavallo da corsa. Ciò è risultato evidente ieri, quando l'indice è salito del 5,4%. Non è la prima volta che ciò accade negli ultimi tempi (il 10 novembre 2022, ad esempio, ha guadagnato il 6,1%), ma non è neppure cosa da tutti i giorni.

Dal 9 novembre, il Russell 2000 ha superato persino il Nasdaq 100, notoriamente difficile da battere quando il mercato è in fibrillazione.

Russell

Cosa contiene il Russell 2000

L'indice comprende le small cap statunitensi. Pesa il 7% di un indice più ampio, il Russell 3000, che comprende le 3000 più grandi società quotate negli Stati Uniti. In altre parole, è il Russell 3000 senza le 1.000 società più grandi. Quando parliamo di small cap statunitensi, non parliamo di AIM Italia. La capitalizzazione media del Russell 2000 è di 2,7 miliardi di dollari e la mediana di 770 milioni di dollari. La società più grande dell'indice, Super Micro Computer, vale addirittura 15,7 miliardi di dollari.

I piccoli titoli statunitensi sono stati ampiamente trascurati negli ultimi anni (Super Micro Computer ne è un pessimo esempio). Inoltre, i rapporti di forza del settore sono bassi rispetto alle large cap. Il Russell 2000 ha un P/E di 12,6 volte e un rapporto price to book di 1,75 per l'anno in corso. Il Russell 3000 si attesta rispettivamente a 19,6 e 3,56 volte. Come si può notare, le piccole società sono da tempo in svantaggio rispetto alle grandi società: nessuna delle colonne della tabella qui sotto è a favore del Russell 2000!

Loser

Loser 2000 (Fonte: FTSE Russell)

Ok, ma se tutto cambia con la conferma di un cambiamento di politica monetaria, tanto vale tenere d'occhio l'indice. Per esempio, con l'ETF SPDR Russell 2000, che è tra i più qualitativi disponibili in Europa: grandi disponibilità (sinonimo di liquidità), commissioni medie per un prodotto che copre un indice estero e facile esposizione all'intero portafoglio. Amundi offre un'alternativa, ma con un patrimonio gestito molto inferiore e commissioni leggermente più elevate.