(Reuters) - Levi Strauss ha chiuso con un accordo la causa in cui accusava Brunello Cucinelli di aver violato il trademark della nota etichetta rettangolare sulla tasca.

L'accordo è stato confermato da Levi, dopo che ieri l'azienda ha notificato a un giudice federale di Oakland, in California, l'archiviazione del caso con pregiudizio, il che significa che non potrà essere intentato di nuovo.

Levi aveva accusato Brunello Cucinelli di vendere capi di abbigliamento contenenti copie "quasi identiche" della sua etichetta, che il retailer di denim e altri capi di abbigliamento ha registrato nel 1938, e ha fornito 14 foto che illustrano la presunta violazione.

Le trattative per l'accordo sono iniziate poco dopo che Levi ha fatto causa a gennaio. I termini dell'accordo non sono stati resi noti. I marchi Levi comprendono anche Dockers e Beyond Yoga.

Nessun commento da una portavoce di Brunello Cucinelli al momento.

Negli ultimi anni Levi, azienda basata a San Francisco, ha intentato diverse cause per proteggere le sue etichette, sostenendo che la vendita di prodotti contraffatti confonderebbe i consumatori e causerebbe danni irreparabili alla propria reputazione.

Levi ha anche chiuso allo stesso modo in cause simili contro Yves Saint Laurent, controllata di Kering, e Kenzo, di Lvmh.

La causa è Levi Strauss & Co contro Brunello Cucinelli Usa Inc et alia, U.S. District Court, Northern District of California, No. 24-00399.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)