Lo yen è arrivato a toccare quota 114,935 contro dollaro per la prima volta dal 26 novembre prima di recuperare parzialmente terreno e arrivare a scambiare, attorno alle 9,30, a 114,84, grazie anche a un calo dei tassi dei Treasuries a lungo termine.

L'indice sul dollaro -- la valuta Usa è un'altra divisa rifugio -- continua a mantenersi nella parte bassa del recente range. La divisa ha ricevuto un sostegno limitato dalle attese che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse già a marzo.

L'indice sul dollaro è poco mosso rispetto alla precedente seduta a 96,100.

L'indice Usa S&P 500 ha toccato il massimo storico ieri dopo i dati sulle vendite al dettaglio Usa che hanno dissipato, almeno in parte, i timori che la variante Omicron possa ostacolare la ripresa dell'economia.

I mercati monetari prezzano oltre il 50% di chance di un primo rialzo dei tassi di un quarto di punto entro marzo e sono prossimi a prezzare pienamente tre ritocchi verso l'alto del costo del denaro entro dicembre 2022.

"A livello globale i mercati sono ottimisti" che le ricadute della variante Omicron saranno contenute, spiega Osamu Takashima, responsabile strategia valutaria per il G10 di Citigroup Global Markets Japan.

(Sara Rossi, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)