Le stime sull'inflazione di aprile di 20 analisti variavano tra lo 0,45% e lo 0,71%.
Se la mediana viene rispettata, l'inflazione a 12 mesi fino al 30 aprile rallenterebbe al 7,15%, raggiungendo il livello più basso dal gennaio 2022.
"Aprile è molto importante perché è il primo mese in cui saremo in grado di vedere effettivamente quanto sia consistente il calo dell'inflazione, perché gli effetti statistici di base rispetto all'anno scorso si sono fermati", ha dichiarato Sergio Olarte, capo economista di Scotiabank in Colombia.
Tuttavia, l'inflazione sarebbe ancora più che doppia rispetto all'obiettivo del 3% della banca centrale.
L'agenzia statistica governativa DANE pubblicherà i dati sull'inflazione di aprile l'8 maggio.
La maggior parte degli analisti si aspetta che l'inflazione si comporti in modo tale da consentire alla banca centrale di effettuare ulteriori tagli al tasso di interesse di riferimento nel breve termine.
Si prevede che martedì la banca taglierà il tasso di 50 punti base all'11,75%.
Detto questo, gli analisti prevedono ora che l'inflazione chiuderà l'anno al 5,67%, rispetto al 5,51% previsto nel sondaggio del mese scorso.
"L'aumento generale delle aspettative per la fine dell'anno si spiega con il fatto che i servizi pubblici, in particolare il gas e l'acqua, sono aumentati parecchio, e questo si riflette nei modelli", ha spiegato Olarte.
Secondo il sondaggio, l'inflazione terminerà il 2025 al 3,80%, come nel sondaggio del mese scorso, mentre le aspettative di inflazione per il 2026 sono rallentate al 3,20% dal 3,40% del mese scorso.
