MILANO (MF-DJ)--Dall'invasione russa dell'Ucraina lo scorso anno, gli Stati Uniti hanno approvato più di 32 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per Kiev, la maggior parte dei quali destinato ad armi prodotte dalle principali società di difesa.

I piccoli droni hanno però fornito un'opportunità per competere alle aziende meno conosciute, e almeno una di loro ha avuto successo. Si tratta di Cyberlux, una penny stock company quotata sul mercato over-the-counter, che ha recentemente iniziato a produrre droni ed è riuscita a superare gli ostacoli burocratici del Pentagono.

I dirigenti della società della Carolina del Nord hanno deciso di bypassare la burocrazia dell'esercito americano e portare il loro prodotto direttamente in Ucraina. A luglio, l'amministratore delegato di Cyberlux, Mark Schmidt, si è recato a Kiev, sotto scorta militare con un drone per la produzione cinematografica modificato che sperava potesse aiutare l'esercito ucraino a respingere l'invasione russa. Ora, otto mesi dopo, il Pentagono è pronto ad acquistare il Cyberlux K8 e a consegnarlo all'Ucraina.

Il viaggio che Cyberlux ha intrapreso dalla Carolina del Nord a Kiev spiega come un certo numero di piccole compagnie della difesa stiano tentando di navigare - e in alcuni casi aggirare - la burocrazia del Pentagono per portare le loro armi in Ucraina. Mostra anche come il crescente utilizzo dei droni nella guerra moderna abbia creato nuove opportunità di business. Sia la Russia che l'Ucraina impiegano droni da ricognizione, che consentono di ispezionare i campi di battaglia e individuare obiettivi con pochi rischi per gli operatori. L'Ucraina ha utilizzato droni di fabbricazione americana, che vengono indirizzati contro gli obiettivi ed esplodono al contatto, mentre la Russia ha schierato modelli iraniani. Questi tipi di droni sono relativamente piccoli ed economici e fabbricati con molti componenti di tecnologia di consumo.

All'inizio della guerra, le forze ucraine utilizzavano droni prodotti dalla cinese Dji Technology, modelli efficaci e a basso costo che erano arrivati a dominare il mercato degli hobbistico statunitensi. I funzionari ucraini e americani si sono preoccupati che i droni cinesi, che il governo degli Stati Uniti aveva già smesso di usare, rappresentassero un rischio per la sicurezza e hanno iniziato a cercare alternative. Dji ha affermato di aver sospeso l'attività sia in Russia che in Ucraina ad aprile dicendo che non raccoglie dati dai voli. "I nostri prodotti sono solo per uso civile", ha detto una portavoce della società, aggiungendo che "non abbiamo mai prodotto attrezzature di livello militare".

Cyberlux, la cui attività principale negli ultimi due decenni è stata concentrata nelle luci a Led di lunga durata, è nuova nel mercato dei droni. Nel marzo dello scorso anno, ha acquistato Catalyst Machineworks, un piccolo produttore di droni dell'area di Houston specializzato in quadricotteri, noti anche come cinelifter, usati per produzioni cinematografiche e televisive. Nel sito web della società di droni si legge che è costituita "solo da poche persone" e che "la spedizione è gestita da una delle mogli del proprietario".

Cyberlux è una delle tante piccole aziende che hanno cercato di bypassare la burocrazia del Pentagono. Fortem Technologies, una società dell'area di Salt Lake City che produce DroneHunter, un piccolo modello da ricognizione progettato per abbattere i droni nemici, ha inviato due sistemi in Ucraina ma non è stata in grado di ottenere l'approvazione del Pentagono per altri. "E' molto difficile per il nostro sistema burocratico guardare oltre ciò che conosce meglio, ovvero i programmi registrati", ha affermato Jon Gruen, Ceo di Fortem, riferendosi al metodo del Pentagono che prevede l'acquisto di tecnologia nel quadro di un ciclo di bilancio a lungo termine. Red Cat Holdings, una società con sede a Porto Rico, ha inviato una ventina di droni da ricognizione Teal Golden Eagle in Ucraina, ma è stata ostacolata al Pentagono. "Gli ucraini li vogliono", ha detto il Ceo di Red Cat, Jeff Thompson, spiegando che "li stanno già usando. Come facciamo a portare questi strumenti in Ucraina? E' molto frustrante per noi e per altre piccole società di droni".

Cyberlux ha assunto una prospettiva diversa, tramite un esperto di droni statunitense, che ha collegato la società con alti funzionari a Kiev, secondo Schmidt, che a luglio si è recato in Polonia e ha attraversato il confine con l'Ucraina. Cyberlux ha mostrato il suo drone ai funzionari ucraini, tra cui il generale Valeriy Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate del Paese. Il Cyberlux K8 ha sfrecciato attraverso un campo verso un veicolo corazzato statico, seguito da un altro drone dotato di una videocamera che ha catturato l'esplosione mentre il drone entrava in contatto con il veicolo e trasmetteva il filmato a uno schermo visibile ai soldati e agli ufficiali presenti.

In seguito il vice ministro della Difesa ucraino, Denys Sharapov, in una lettera vista dal Wall Street Journal, ha richiesto 1.000 droni K8 al Comando europeo degli Stati Uniti. "Inoltriamo richieste per coprire le esigenze prioritarie delle forze di difesa dell'Ucraina al Pentagono attraverso i canali ufficiali", ha detto un portavoce del ministero della Difesa ucraino. Il Pentagono ha assegnato la richiesta dell'Ucraina dei droni Cyberlux al Naval Air Systems Command, che lavora con sistemi di armi aviotrasportate, compresi i droni, secondo un portavoce del dipartimento della Difesa.

cos


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March 16, 2023 06:17 ET (10:17 GMT)