È un fatto noto: la fortuna di alcuni è la disgrazia di altri. Può sembrare strano in una rubrica dedicata alle valute, ma queste non fanno eccezione alla regola. Il dollaro USA ne ha appena pagato il prezzo. L'annuncio di inizio mese di uno status quo da parte della Federal Reserve, unito a un atteggiamento più dovish da parte dei suoi membri, aveva già seriamente danneggiato uno dei pilastri della crescita. La pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo ha seppellito le speranze rialziste del dollaro, che ha approfittato della situazione per sfondare il supporto a 104,65. Allo stesso tempo, l'euro ha sfondato la resistenza equivalente a 1,0760, confermando la debolezza del dollaro. Se la struttura della porta del saloon è una buona guida, possiamo prevedere un potenziale di ribasso di circa il 5,5%, con un obiettivo intorno a 98,98/74. La resistenza iniziale è a 105,90, mentre la zona chiave resta a 107,80/10.

E adesso cosa succederà?

In questo scenario, è importante capire che i vostri investimenti in dollari ne risentiranno automaticamente. Allo stesso modo, se avete investito liquidità in dollari per approfittare del più favorevole differenziale dei tassi d'interesse, c'è da temere che questo guadagno marginale venga completamente annullato dall'effetto cambio. Allo stesso tempo, il calo del dollaro comincia a farsi sentire sulle altre valute. Nell'arco di un mese, lo slancio del dollaro sta perdendo terreno soprattutto nei confronti delle valute scandinave (NOK e SEK) e delle valute sudamericane. Ci eravamo concentrati sul MXN, che ha ripreso il suo trend rialzista, seguito da vicino dal BRL. L’USDSEK non è riuscito a superare gli 11,18 e ha appena rotto il supporto a 10,87, convalidando un modello di inversione ribassista a doppio picco con il potenziale per raggiungere 10,40 e persino 10,20 in caso di estensione. L'USDNOK ha seguito l'esempio, rompendo il supporto a 11,02 con 10,6787/10,5747 nel mirino.

Anche l'USDJPY comincia a dare segni di esaurimento. Terremo d'occhio i 149,10 per vendere le nostre posizioni lunghe e tentare un'inversione di tendenza con 144,67 come obiettivo. Per quanto riguarda le valute di base, solo una rottura al di sopra di 0,6060/00 sul kiwi ci permetterà di raggiungere 0,6190. Allo stesso tempo, terremo d’occhio la resistenza a 0,6550 sull'aussie per aprire a 0,6700.