Sotto la lente anche Snam

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 mag - Si profila un avvio all'insegna dell'incertezza per le Borse europee, dopo i rialzi della vigilia e nonostante i record registrati ieri sera da Wall Street, con l'S&P 500 che per la prima volta sopra i 5.300 punti e il Nasdaq Composite che ha aggiornato, per il secondo giorno di fila, i massimi storici. Il future sull'Eurostoxx cede lo 0,12%, quello sul Ftse Mib oscilla sulla parità. La vigilia a dare slancio ieri ai listini europei e poi alla Borsa Usa sono stati i dati sull'inflazione, che hanno riaperto il dibattito sulle future mosse della Federal Reserve. L'indice dei prezzi al consumo negli States ad aprile è infatti aumentato dello 0,3% su base mensile e del 3,4% su base annua, rallentando il passo rispettivamente dallo 0,4% e dal 3,5% di marzo. Secondo gli economisti, a questo punto, entro fine anno il costo del denaro calerà dello 0,5%, forse grazie a due tagli. Negli States oggi sono in arrivo numerosi dati: i prezzi all'importazione di aprile, i nuovi cantieri e permessi edilizi di aprile, l'indice manifatturiero della Fed di Philadelphia di maggio, le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e la produzione industriale di aprile. Intanto sia in Europa, sia negli States va avanti la stagione delle trimestrali.

A Milano gli occhi saranno puntati su Eni, dopo che il Tesoro ha perfezionata la cessione del 2,8% del capitale sociale attraverso un "Accelerated book building -- Abb" riservato ad investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. I titoli sono stati piazzati a 14,855 euro per un controvalore complessivo pari a circa 1,4 miliardi di euro. Il corrispettivo incorpora uno sconto pari al 1,7% rispetto al prezzo di chiusura di ieri. A seguito dell'operazione, la partecipazione detenuta dal Mef nella società scenderà da circa il 4,8% a circa il 2% del capitale sociale. Potrebbe registrare variazioni anche Snam, dopo la comunicazione della trimestrale chiusa con un utile netto adjusted pari a 335 milioni di euro, in crescita dell'11,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Sul valutario, l'euro è fermo sul dollaro a 1,087 (1,087 anche la chiusura della vigilia). La moneta unica vale anche 167,74 yen (168,35), mentre il dollaro/yen è a 154,23 (154,85), dopo che è emerso che nel primo trimestre 2024 il pil del Giappone ha registrato un calo dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, registrando una performance peggiore delle attese. E' in lieve rialzo il petrolio, nonostante ieri l'Aie abbia tagliato le previsioni sulla domanda nel 2024. Il Wti giugno è scambiato a 78,95 dollari (+0,41%) e il Brent luglio a 83 (+0,29%). E' quasi fermo il valore del gas naturale, che ad Amsterdam è scambiato a 29,59 euro al MWh (-0,38%).

emi-

(RADIOCOR) 16-05-24 08:39:02 (0171)ENE 3 NNNN


(END) Dow Jones Newswires

May 16, 2024 02:39 ET (06:39 GMT)