BASILEA (awp/ats) - Idorsia precisa i contorni della sua ristrutturazione annunciata a fine luglio: la giovane società farmaceutica basilese taglierà 475 impieghi, ciò che comporterà il licenziamento di 300 dipendenti, principalmente nell'ambito dell'amministrazione e della ricerca.

Per arrivare al suo obiettivo di tagli, l'impresa - che al momento della prima comunicazione aveva ventilato la cancellazione di 500 posti su un organico di 1300 persone - confida nelle partenze volontarie e nell'eliminazione delle posizioni vacanti, si legge in un comunicato odierno. La maggior parte del personale interessato è è già stato informato e nei conti è stato registrato un onere di ristrutturazione di 11 milioni.

L'azienda ha deciso di varare un radicale programma di risparmio, soprattutto a causa delle scarse vendite del farmaco di punta Quviviq, un preparato contro l'insonnia. Inoltre l'attuale programmazione dei prodotti in fase di sviluppo viene esaminata attentamente per garantire che solo i progetti più promettenti saranno portati avanti.

Sul fronte dei risultati, la società ha registrato un fatturato di 131 milioni di franchi nei primi nove mesi dell'anno, rispetto ai 43 milioni di franchi dell'anno precedente. La perdita netta si è ridotta da 635 a 181 milioni.

Le novità odierne sono in un primo momento state accolte molto bene dagli investitori: nella prima mezz'ora di contrattazioni in borsa il titolo Idorsia è arrivato a guadagnare il 9%, ma in seguito l'azione ha virato in negativo e alle 10.30 perdeva circa il 5%. Va detto che si tratta di un valore in grave difficoltà: dall'inizio dell'anno la performance è del -86%. L'azione è scambiata oggi a meno di 2 franchi, a fronte di un massimo di 34 franchi raggiunto nel 2020, prima della pandemia.

Idorsia è nata da uno scorporo di attività di Actelion, dopo che questo gruppo, nel 2017, è stato rilevato dal colosso Johnson & Johnson. La società ha sede a Basilea ed è quotata in borsa dal giugno 2017.