MILANO (Reuters) - Le multinazionali della difesa vedranno i ricavi complessivi crescere del 6% quest'anno e sono sul gradino più alto del podio per rendimento azionario nel primo trimestre 2024 con una performance tre volte superiore a quella dell'indice mondiale.

È quanto emerge da un report dell'Area Studi Mediobanca sulle multinazionali industriali mondiali con focus sui gruppi della difesa diffuso oggi. Il report esamina i conti annuali di oltre 330 multinazionali industriali e contiene un approfondimento sui 30 principali big della difesa, di cui 15 negli Stati Uniti, dieci in Europa e cinque in Asia.

Nel primo trimestre 2024 le big della difesa hanno registrato un rendimento azionario del 22,8% contro il +7,1% dell'indice azionario mondiale. Sul podio anche i settori Media & Entertainment (+19%) e Moda (+17,9%).

Le migliori performance del settore difesa sono state registrate dalle tedesche Rheinmetall (+80,5%) e Hensoldt (+80,3%) e dalla svedese Saab (+56,7%), seguita da Leonardo (+55,9%). Al nono posto l'altra italiana Fincantieri (+21,9%).

Per quanto riguarda il giro d'affari, il settore difesa (+8,2%) è secondo nel trimestre dietro le Websoft (+13,9%) ed è seguito dai produttori di aeromobili (+7,5%).

Nel 2023 la spesa globale per la difesa ha raggiunto il massimo storico di 2.443 miliardi di dollari (2,3% del Pil mondiale), con un incremento del 6,8%, il più alto dal 2009, in risposta alla guerra in Ucraina e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

L'Italia è al dodicesimo posto per spesa globale (1,5% del totale). Gli Stati Uniti rappresentano oltre un terzo del totale (37,5% o 916 miliardi di dollari), seguiti da Cina (12,1%) e Russia (4,5%).

In termini di incidenza della spesa sul Pil, l'Ucraina è in testa (36,7%). L'Italia è in 75esima posizione (1,6%).

La spesa pro capite, 306 dollari a persona, è stata la più alta dal 1990.

(Gianluca Semeraro, editing Stefano Bernabei)