Il maggiore investitore di Mediobanca ha presentato martedì la propria lista di candidati per il nuovo consiglio di amministrazione della banca italiana, dopo che sono falliti i tentativi di trovare un accordo sulla lista presentata dal consiglio uscente di Mediobanca.

Delfin, la holding del defunto miliardario italiano Leonardo Del Vecchio, ha proposto cinque amministratori che gli azionisti di Mediobanca saranno chiamati a votare il 28 ottobre.

Il consiglio di amministrazione ha proposto a sua volta 15 membri per il consiglio completo, compresi i nuovi mandati dell'attuale amministratore delegato Alberto Nagel e del presidente Renato Pagliaro.

Pur non avendo mai messo in discussione la riconferma di Nagel, Delfin aveva chiesto invece un cambio di presidente per segnare una rottura con il passato.

Sebbene la lista di Delfin non rappresenti una sfida diretta a Nagel o a Pagliaro, la sua mossa di proporre i propri candidati aumenta l'incertezza nel breve termine e potrebbe portare a una frattura del Consiglio di Amministrazione, hanno detto gli analisti.

"La lista viene proposta con l'obiettivo di collaborare con tutti i membri del Consiglio di Amministrazione e di offrire un contributo all'attuazione del piano industriale", ha detto Delfin.

Ha aggiunto che la sua lista non ha "alcuna intenzione competitiva" rispetto a quella del Consiglio di Amministrazione, ma mira "a portare il valore di un cambiamento costruttivo".

Delfin, ora di proprietà degli eredi di Del Vecchio e gestita dal suo ex braccio destro Francesco Milleri, possiede il 19,8% di Mediobanca. Attualmente non ha una rappresentanza diretta nel Consiglio di Amministrazione.

Del Vecchio, morto l'anno scorso all'età di 87 anni, aveva criticato l'amministratore delegato Nagel per non aver fatto crescere adeguatamente l'attività della banca d'investimento e per aver frenato l'espansione dell'assicuratore Generali, di cui Mediobanca è il principale azionista.

Se Delfin otterrà il maggior numero di voti all'Assemblea generale, nominerà un terzo dei direttori, facendo entrare tutti i suoi cinque candidati nel Consiglio di amministrazione di 15 membri. Otterrà due posti solo se sarà la seconda lista più votata dopo quella del consiglio di amministrazione.

Una terza lista dovrebbe essere presentata dall'associazione dei gestori di fondi Assogestioni.

Delfin può contare sul sostegno dell'azionista Francesco Gaetano Caltagirone, che detiene il 9,8% di Mediobanca.

Il consiglio di amministrazione ha invece il sostegno di un gruppo di investitori italiani, che rappresentano una quota combinata del 10,9%.

Storicamente, Nagel ha goduto anche del sostegno degli investitori istituzionali, che possiedono oltre il 40% di Mediobanca. (Relazioni di Gianluca Semeraro e Claudia Cristoferi, redazione di Valentina Za/Keith Weir)