Il vantaggio delle nostre strategie momentum — che aggregano e monitorano in tempo reale le opinioni di consenso degli analisti — è che spesso ci permettono di vedere le nubi che si addensano all'orizzonte e di arbitrare di conseguenza.

Questo è esattamente ciò che è accaduto con Tomra. MarketScreener aveva venduto la sua posizione nel 2019, certamente lontano dal picco, ma anticipando il brusco arresto della crescita del gruppo norvegese.

Dal 2021, la sua capitalizzazione di mercato è infatti crollata, perdendo due terzi del suo valore. Va detto che aveva raggiunto un livello incredibile — x127 profitti — in un momento in cui i primi segnali di rallentamento dell'attività erano all'orizzonte.

Dopo una fase di rapida espansione, il fatturato ha raggiunto un plateau, mentre l'inflazione dei costi è proseguita senza sosta. Di conseguenza, Tomra si trova ad affrontare una forte compressione dei margini.

A causa di queste difficoltà strutturali, gli utili alla fine del 2023 erano quasi identici a quelli della fine del 2013 — un ritorno al punto di partenza dopo dieci anni — anche se le vendite erano raddoppiate nel periodo.

Nel 2024, per la prima volta, gli analisti prevedono una redditività del capitale proprio a una cifra, e i risultati trimestrali del gruppo pubblicati lo scorso venerdì non faranno cambiare il loro consenso.

Nei primi tre mesi dell'anno, le vendite hanno ristagnato e l'aumento delle spese operative ha portato a un calo del 43% dell'utile operativo prima degli ammortamenti. Allo stesso tempo, il flusso di nuovi ordini è diminuito sia nel settore del riciclaggio che in quello alimentare.

In queste condizioni, il rifinanziamento della linea di credito di Tomra, previsto per il prossimo anno, avverrà senza dubbio a condizioni sfavorevoli. Nonostante ciò, le azioni del gruppo continuano a essere scambiate a circa trenta volte gli utili, ovvero a un multiplo corrispondente a un'azienda con una crescita sostenibile.

Gli investitori ripongono indubbiamente grandi speranze negli sviluppi delle normative europee che regolano il riciclaggio e il trattamento dei rifiuti. Tomra è stata una lobbista molto attiva durante le discussioni sul PPWR, adottato dal Parlamento europeo la scorsa settimana.