Un utile netto di 1,9 miliardi di dollari nel 2023, rispetto a una perdita di 9,1 miliardi di dollari nel 2022, è una performance che merita di essere evidenziata. Sebbene i conti del 2022 fossero stati affossati da una svalutazione dei suoi asset di circa 7 miliardi di dollari.

Un altro dato da sottolineare è l'utile netto di 1,4 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2023, anche se, ancora una volta, c'è un ma: 1 miliardo si riferisce alla rivalutazione al rialzo degli investimenti azionari. Ci rallegriamo comunque per l'aumento del 17% del fatturato annuale, a 37,3 miliardi di dollari e ben superiore alle attese, per l'incremento del 15% del numero di utenti attivi mensili (a 150 milioni), e per i 2,6 miliardi di viaggi effettuati, in crescita del 24% su base annua.

Forte di questi nuovi traguardi, la società californiana annuncia un programma di buyback di azioni pari a 7 miliardi di dollari. Una mossa che delizia i suoi azionisti, dopo anni di magra, e che offre un bel rimbalzo al suo titolo. Mentre scrivo queste righe, il titolo è in rialzo del 12% nelle contrattazioni, del 22% dal 1° gennaio e di oltre il 200% dall'inizio del 2023.

La società si sta anche prendendo la rivincita sui suoi detrattori, che puntavano il dito contro i 31,5 miliardi di perdite, soprattutto negli ultimi anni, segnati da inflazione e aumento dei tassi di interesse.

I benefici della maturità?

Le attività di consegna e trasporto persone sembrano essersi normalizzate nei vari Paesi. E il management garantisce che tale maturità (nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia in particolare) non comporti una stagnazione del numero di utenti, anzi. Inoltre, restano ancora molte terre da conquistare.

Questa normalizzazione, associata ai vantaggi finanziari forniti dall'intelligenza artificiale, permette al gruppo di svelare prospettive allettanti per i prossimi tre anni. L’azienda punta a una crescita degli utili rettificati prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti tra il 30% e il 40% e promette che d'ora in poi ogni trimestre sarà redditizio.

Gli analisti prevedono un forte incremento del fatturato nel 2024 e nel 2025, attorno ai 43 e 50 miliardi di dollari, e dell'EBITDA, rispettivamente intorno ai 6 e 8 miliardi di dollari.

Un ampliamento delle attività

Quasi tutti i segmenti, ad eccezione delle attività di trasporto, i cui ricavi sono in calo del 17%, godono di buona salute: la consegna segna una crescita del 17%, il numero di ristoranti partner aumenta del 10%.

Senza perdere di vista la necessità di nuovi motori di crescita, Uber annuncia di puntare sulla consegna di generi alimentari, ancora marginale ma già con un tasso di crescita annuale di oltre il 40%, e sulla sua soluzione di servizi per aziende Uber for Business (U4B).

Il gruppo aveva confermato alla fine del 2023 la sua intenzione di sostenere il mercato della mobilità dolce e della micro-mobilità (biciclette e scooter elettrici), nella quale aveva timidamente messo piede nel 2018 con Jump. Continua questo impegno, ancora modesto, con i programmi Lime e Cityscoot, senza menzionare per ora investimenti strategici futuri in questo settore. Infine, non ha specificato se prevede un ritorno nel campo dei taxi volanti, che aveva abbandonato nel 2020, alla ricerca di redditività.