BERNA/ZURIGO (awp/ats) - Sono aumentate sensibilmente anche in aprile le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS), sebbene a ritmi meno incisivi di quanto successo nella prima parte dell'anno: a fine mese si sono attestate a 720 miliardi di franchi, 4,8 miliardi in più di marzo, periodo in cui erano già salite di 37,8 miliardi, dopo il +15,6 miliardi di febbraio e il +8,0 miliardi di gennaio.

L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 728 a 733 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Gli sbalzi dei dati non sono inconsueti e hanno spesso a che fare con l'evoluzione dei mercati valutari. Possono però anche essere il frutto di manovre di politica monetaria.

Secondo le statistiche della BNS, a fine aprile l'euro è salito a 0,9772 franchi, da 0,9765 franchi di fine marzo (+0,1%). Nello stesso periodo, il dollaro americano è progredito a 0,9062 franchi da 0,9125 franchi (+0,7%). Dollaro ed euro rappresentano insieme quasi l'80% delle riserve valutarie.

Come noto l'istituto guidato da Thomas Jordan ha proceduto per anni, sino alla fine del 2022, a massicci acquisti di divise, in particolare dopo l'abbandono della soglia minima di cambio con l'euro all'inizio del 2015.