(Alliance News) - Milano prosegue gli scambi al rialzo lunedì, mentre gli investitori continuano a valutare l'impatto dell'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele.

Sabato l'Iran ha lanciato un attacco su larga scala con droni e missili contro obiettivi militari in Israele, come rappresaglia a un presunto attacco israeliano all'ambasciata iraniana in Siria. Israele è riuscito a respingere l'attacco e non ha segnalato alcuna intenzione di ritorsione immediata, mentre gli Stati Uniti hanno dichiarato di voler evitare una guerra più ampia in Medio Oriente.

Così, il FTSE Mib si muove in rialzo dell'1,0% a 34.097,13.

Il CAC 40 di Parigi segna un più 0,7%, il DAX 40 di Francoforte avanza dello 0,8% mentre il FTSE 100 di Londra sa cedendo lo 0,5%.

Fra i listini minori, a Milano, il Mid-Cap avanza dello 0,6% a 47.115,62, lo Small-Cap sta avanzando dello 0,3% a 28.172,41 mentre l'Italia Growth è in rosso frazionale a 8.093,40.

Sul Mib, conferma la buona partenza Leonardo, che sta avanzando dell'1,7%, puntando alla quarta seduta da rialzista, con le tensioni in Medio Oriente che spingono al rialzo il prezzo del gigante della difesa.

Prysmian - su del 2,7% - ha annunciato lunedì di aver stipulato un accordo di fusione in base al quale acquisirà Encore Wire per USD290,00 per azione. Il prezzo per azione di USD290,00 rappresenta un premio di circa il 20% rispetto alla media ponderata a 30 giorni (VWAP) alla data di venerdì e di circa il 29% rispetto alla media ponderata a 90 giorni (VWAP) alla stessa data di riferimento. L'operazione valorizza Encore Wire per circa EUR3,9 miliardi.

UniCredit - in verde dell'1,5% - ha comunicato venerdì che il consiglio di amministrazione ha confermato Pietro Carlo Padoan quale presidente e Andrea Orcel quale amministratore delegato, con tutti i poteri e le deleghe necessarie a tal fine. Il board ha altresì nominato Elena Carletti quale vicepresidente, con funzioni vicarie.

Deutsche Bank ha tagliato il target price di Enel a EUR6,30 da EUR6,70. Il titolo sta avanzando dello 0,2%.

Tenaris cede invece l'1,7%, dopo lo 0,4% di verde della seduta precedente, seguendo il riprezzamento ribassista del prezzo del barile.

Sul MidCap avanza bene Fincantieri, che si porta su del 2,3% a EUR0,78, in scia alla candela rialzista di venerdì sera.

Buoni acquisti anche su OVS, che segna un più 2,3% a EUR2,24 per azione dopo la contrazione del 3,9% della seduta precedente.

Doppio taglio del target price per Salvatore Ferragamo da parte di JP Morgan e Barclays. Il titolo prosegue gli scambi in rosso dello 0,3%.

Danieli sta invece cedendo il 2,6%, oggetto di profit taking dopo cinque sedute consecutive fra i rialzisti.

Sullo SmallCap, vendite su Alkemy, che sta cedendo il 2,1% a EUR11,50 per azione, alla sua terza seduta da ribassista.

AlgoWatt si contrae del 4,5%, in scia la 3,9% di passivo della seduta precedente.

Bastogi - in rialzo del 2,7% - ha comunicato venerdì di aver chiuso il 2023 con un utile netto di EUR2,9 milioni che si confronta con il dato di EUR32,4 milioni dell'anno precedente. La più antica società italiana ancora in attività ha registrato un margine operativo lordo di EUR16,5 milioni da EUR54,5 milioni dell'anno prima.

Buoni scambi anche su Esprinet che si porta avanti del 3,0% con nuovo prezzo a EUR5,26, dopo l'1,6% di flessione di venerdì sera.

Fra le PMI, in un listino ancora poco movimentato, Alfio Bardolla si muove al rialzo di oltre il 14% a EUR2,46 per azione dopo la flessione con l'1,4% di venerdì sera.

Energy avanza invece dell'8% portando il prezzo a EUR1,35, invertendo la rotta dopo quattro sedute con candela ribassista.

Vimi Fasteners - flat a EUR1,37 - ha comunicato venerdì di aver chiuso il primo trimestre con ricavi di EUR14,6 milioni rispetto a quelli di EUR14,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Il valore del portafoglio ordini del gruppo al 31 marzo 2024, a valere per l'esercizio in corso e al netto del valore di fatturato, risulta essere pari a EUR31,8 milioni, in leggera riduzione, in linea con l'andamento del mercato, rispetto a un portafoglio ordini di EUR32,8 milioni rilevato al 31 marzo 2023.

Alfonsino cede invece il 10% a EUR0,47 per azione, nuovo livello minimo a 52 settimane.

A New York, il Dow Jones ha ceduto l'1,2%, mentre l'S&P e il Nasdaq hanno chiuso entrambe in calo dell'1,6%.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng segna un rosso dello 0,6%, lo Shanghai Composite marca un verde dell'1,3%, mentre il Nikkei sta cedendo lo 0,7%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0659 da USD1,0636 di venerdì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale USD1,2465 da USD1,2440 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD89,63 al barile da USD91,55 di venerdì sera e l'oro scambia a USD2.350,48 da USD2.407,76 di venerdì sera.

Il calendario macroeconomico di lunedì prevede, alle 1000 CET, il dato sulla produzione industriale italiana.

Dagli USA, alle 1430 CET, sarà in arrivo il dato sulle vendite al dettaglio, mentre alle 1730 CET è prevista un'asta di buoni del Tesoro a tre e sei mesi.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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