Un Paese di tendenza ricco di opportunità

Non è solo sui mercati finanziari che il Giappone si è distinto negli ultimi anni. Infatti, il crescente numero di viaggiatori dall’occidente ha portato a un aumento del turismo nel Paese che sta superando i livelli del 2019. L'influenza della cultura giapponese sta giovando non solo al tessuto economico del Paese, ma anche ai suoi mercati finanziari.

Performance indices japonais

Il mercato giapponese ha registrato una netta sovraperformance a partire dalla seconda metà del 2023

Il parallelismo tra la crescita del turismo e quella dei mercati finanziari giapponesi è particolarmente coerente, dato che le loro origini si spiegano con la situazione economica atipica del Paese. Dalla fine degli anni '80, il Giappone sta combattendo una crisi disinflazionistica cronica, le cui conseguenze sono ancora oggi chiaramente visibili.

Dal 2022, dinanzi alla crisi inflazionistica delle economie occidentali, la BoJ si è allontanata dalle politiche monetarie perseguite dalla FED e dalla BCE, provocando un forte calo dello yen, rispettivamente del 25% e del 30% dal 2020. Questo slancio non sembra diminuire, nonostante la decisione della BoJ di porre fine ai tassi di interesse negativi nel marzo 2024. A scapito dei consumi interni, questo calo sta rendendo il Paese più attraente per turisti e investitori. Per questi ultimi, la copertura da questo rischio valutario sarà un fattore importante per la loro performance.

Chute du yen depuis 2020

Lo yen in caduta libera, indebolito dalle politiche monetarie della FED e della BCE

D’altra parte, questa lunga crisi economica avrà fatto sì che i titoli giapponesi siano stati scambiati con uno sconto significativo rispetto ai loro omologhi europei e americani. Nonostante il recente rally al rialzo, le società giapponesi sono ancora lontane dal recuperare terreno. Per quanto riguarda le small cap, questo recupero non è ancora avvenuto, e si osserva ancora uno sconto significativo. Oltre a risentire del sottoinvestimento dei giapponesi nei mercati nazionali, ancora segnati dalla crisi del 1989, questi titoli sono poco visibili e talvolta inaccessibili agli investitori internazionali.

Strategia passiva o stock picking?

Per approfittare dello slancio del mercato giapponese, è opportuno privilegiare i settori del turismo e della cultura, nonché le aziende esportatrici, in particolare nei settori della sanità, dell'elettronica e manifatturiero, che stanno beneficiando del calo dello yen.

Una volta scelte le tematiche d'investimento, il passo successivo è la selezione dei titoli da inserire in portafoglio. A tal fine, gli ETF restano una scelta equilibrata, soprattutto in un mercato poco conosciuto.

Molti ETF consentono agli investitori di attuare una strategia passiva.

Gli ETF basati sull'indice Topix sono preferibili rispetto a quelli basati sul Nikkei 225. L'indice Topix offre una maggiore diversificazione, incorporando società con capitalizzazione di mercato pari o superiore a 150 milioni di euro, e la cui metodologia di ponderazione della capitalizzazione è più sensata. Anche gli ETF MSCI JAPAN e MSCI JAPAN SMALL CAP consentono di investire nel mercato giapponese. Si noti che quest'ultimo ha un andamento molto meno positivo, in quanto non beneficia dell'attuale dinamismo delle large cap.

Per gli investitori che desiderano attuare una strategia attiva, lo Stock Screener e le schede titoli di MarketScreener saranno strumenti preziosi. Data la scarsa visibilità delle small cap giapponesi e un mercato difficile da padroneggiare, questi strumenti vi permetteranno di affinare i vostri criteri tra le 3.900 società quotate alla Borsa giapponese.

Stock Screener, uno strumento prezioso per una strategia di stock-picking

 

Alcuni spunti di riflessione

Ecco alcune small cap ben posizionate per approfittare dell'attuale entusiasmo per il Giappone.

Nel settore degli alloggi turistici, Greens Co, che ha registrato un rialzo del 30% dall'inizio del 2024, rimane a buon mercato con un P/E di 7x. Sebbene fortemente indebitata a causa della crisi sanitaria, la società ha ritrovato una consistente surplus di free cash flow nel 2023 e una forte crescita grazie al dinamismo del settore turistico. In misura minore, anche il settore della ristorazione e dell'intrattenimento può offrire buone opportunità di investimento, anche se con uno sconto inferiore. Ad esempio, l'aumento del 60% del prezzo delle azioni di KFC Holdings Japan in reazione al piano di privatizzazione guidato dal fondo statunitense Carlyle Group è sintomatico del crescente interesse degli investitori internazionali.

Nel settore industriale e tecnologico, le aziende stanno approfittando della debolezza dello yen rispetto all'euro e al dollaro per incrementare le loro esportazioni. Ciò significa che è possibile cogliere solide opportunità nei settori automobilistico (Aisan Industry Co, G-tekt Corporation), dei semiconduttori (Techpoint, SK-electronics Co, Tazmo) e della salute (Mochida Pharmaceutical Co, BML), a fronte di P/E bassi rispetto ai mercati statunitense ed europeo. Oltre al potenziale di queste aziende, spiccano le loro ampie riserve di liquidità. Infatti, è facile trovare sul mercato giapponese società valutate appena il doppio della loro posizione di cassa netta. Questa combinazione di fattori fa sì che le azioni giapponesi offrano un interessante rapporto rischio/rendimento.

In un momento in cui i mercati cinesi stanno scivolando e i mercati statunitensi ed europei si stanno avvicinando ai picchi di valutazione, è nell'interesse di un investitore prudente diversificare il proprio portafoglio in azioni giapponesi. Inoltre, una diversificazione nel mercato del sol levante permetterà di approfittare di valutazioni ancora scontate attuando una strategia passiva, tramite ETF o stock picking usufruendo degli strumenti forniti da MarketScreener.