ZURIGO (awp/ats) - Il rischio di bolla immobiliare è sceso lievemente negli ultimi mesi in Svizzera, stando al relativo indice calcolato da UBS. Ma resta più elevato che prima della pandemia.

L'UBS Swiss Real Estate Bubble Index - questo il nome dell'indicatore - si è attestato nel terzo trimestre 2023 a 1,41 punti, a fronte degli 1,43 punti dei tre mesi precedenti e degli 1,46 punti dello stesso periodo del 2022. Si tratta della terza flessione consecutiva.

A determinare la flessione dell'indice è stato il significativo aumento degli affitti, che ha fatto calare notevolmente il sotto-indicatore relativo al rapporto fra prezzi e pigioni. In generale il paramento complessivo è peraltro "ben al di sotto del livello raggiunto all'epoca della bolla dei primi anni '90, ma suggerisce comunque che il mercato immobiliare elvetico debba fare i conti con una chiara sopravvalutazione", commentano gli esperti di UBS.

Come noto l'indicatore può presentare cinque livelli: sottovalutazione (da -3 a -1), valutazione corretta (da -1 a +1), sopravvalutazione (da +1 a +2) - è la situazione attuale - e rischio di bolla (+2 a +3).

Per quanto riguarda le valutazioni regionali le cinque zone in cui è diviso il Ticino presentano tutte un rischio basso o leggermente alto di correzione dei prezzi. Diversi distretti dei Grigioni hanno invece valutazioni più elevate, mostrando così i surriscaldamenti maggiori del paese.