L'acqua fredda dell'IPC statunitense non sembra aver scoraggiato l'indice azionario spagnolo IBEX 35 giovedì, che ha scelto di riporre le sue speranze di denaro più economico su questa sponda dell'Atlantico.

La sessione sarà caratterizzata dalla riunione della Banca Centrale Europea (BCE), dove non sono previste variazioni dei tassi di interesse, per cui l'attenzione sarà rivolta ai commenti sulle possibili prossime mosse dell'ente presieduto da Christine Lagarde.

Molti economisti e osservatori di mercato ritengono probabile che la BCE segnali che il primo taglio dei costi di finanziamento potrebbe arrivare già a giugno, dato il forte rallentamento dell'inflazione e la continua debolezza economica.

"... riteniamo che la Lagarde ribadirà l'intenzione di procedere a un primo taglio dei tassi il 6 giugno (probabilità dell'82%), quando saranno disponibili ulteriori dati sull'andamento dell'inflazione (i dati sui salari del primo trimestre del 2004 saranno pubblicati il 23 maggio). L'aspetto più rilevante sarà la fiducia del mercato nella capacità della BCE di svincolarsi dalle decisioni della Fed", hanno dichiarato gli analisti di Renta 4 nel loro rapporto quotidiano.

Dopo la battuta di mercoledì sull'IPC statunitense, più forte del previsto, i mercati hanno ulteriormente abbassato le probabilità di un taglio dei tassi a giugno al 18,1% da un livello pre-indicatore del 56%, secondo i futures sui tassi di interesse sullo strumento IRPR di LSEG.

Gli investitori si aspettano ora solo un totale di 41,0 punti base (bps) di tagli quest'anno, ossia tra uno e due tagli da 25 bps.

Nel caso della BCE, invece, i futures monetari vedono quasi il 72% di possibilità di allentamento a giugno, con 3 tagli previsti per l'anno (77 bps).

Altrove, il mercato ha continuato a monitorare la situazione in Medio Oriente, tra i timori che la guerra di Israele contro Gaza possa estendersi ad altri Paesi della regione.

In questo contesto, alle 07:05 GMT di giovedì, l'indice selettivo del mercato azionario spagnolo IBEX 35 era in calo di 8,30 punti, o dello 0,08%, a 10.766,70 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei era in calo dello 0,03%.

Tra i grandi titoli spicca Repsol, che ha guadagnato l'1,60% dopo una relazione trimestrale sulla produzione con un miglioramento del margine di raffinazione ben accolto dal mercato.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,16%, BBVA è scesa dello 0,82%, Caixabank è avanzata dello 0,10%, Sabadell ha guadagnato lo 0,23%, Bankinter è scesa dello 0,09% e Unicaja Banco è salita dello 0,26%.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato lo 0,61%, Inditex ha perso lo 0,16%, Iberdrola ha guadagnato lo 0,14% e Cellnex è scesa dello 0,20%.

(Informazioni di Tomás Cobos; a cura di Javi West Larrañaga)