ZURIGO (awp/ats) - Le imprese svizzere pullulano sempre più di capi e quadri aziendali, tanto che i sindacati guardando al fenomeno con occhio critico. Lo riferisce il Blick, che ha oggi dato la notizia dell'intenzione di Axa di appiattire le gerarchie, quale primo grande operatore del comparto finanziario.

Stando ai dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) i dirigenti sono il gruppo professionale in più rapida crescita nella Confederazione: dal 1990 il loro numero di manager è passato da 233'000 a 457'000 unità.

L'Unione sindacale svizzera (USS) non vede di buon occhio questo sviluppo. "Insieme alla retribuzione, i capi sono una delle lamentele più frequenti dei dipendenti", afferma il capo economista Daniel Lampart in dichiarazioni riportate dalla testata zurighese. L'accusa mossa dai dipendenti: i capi creano più problemi di quanti ne risolvano. Dopo tutto vogliono lasciare il segno, che si tratti di seminari o di riorganizzazioni. E come dimostrano i riscontri dell'USS questo crea malessere.

"Riguardo a molti capi non è del tutto chiaro cosa facciano tutto il giorno", continua Lampart. A suo avviso un numero minore di dirigenti potrebbe addirittura portare a un aumento di produttività nelle imprese: questo perché i dipendenti rimasti avrebbero più tempo da dedicare al lavoro vero e proprio. Tale testi è sostenuta anche da uno studio condotto a metà del 2023 dall'istituto Gottlieb Duttweiler, secondo il quale i collaboratori delle imprese ritengono il 20% del loro lavoro come non necessario. Secondo gli autori della ricerca ciò è dovuto sia alla burocrazia interna all'azienda che al numero eccessivo di manager.