Poiché un grafico vale più di mille parole, di seguito troverete un'illustrazione di quanto detto. La linea bianca rappresenta il dollar index, mentre la linea blu corrisponde alla performance dell’S&P 500. Come si può notare dalla storia recente, il dollaro è un indicatore leggermente anticipatore delle inversioni di tendenza del mercato statunitense.

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Fonte: Bloomberg

Porta del saloon

A ben guardare, la struttura del dollar index potrebbe assomigliare alla porta di un saloon! Certo, dovrete usare la vostra immaginazione, mentre io dovrò dar prova delle mie capacità didattiche. Secondo la teoria di Dow, un mercato orso è caratterizzato da una successione di minimi sempre più bassi e di massimi sempre meno alti. Una strategia di trend-following consiste quindi nel vendere un mercato quando viene raggiunto un punto di minimo, posizionando uno stop protettivo sul massimo precedente. Se prendiamo il caso del dollar index, ciò si traduce in una vendita allo scoperto alla rottura di 100,82 con uno stop al di sopra dei massimi di maggio, a 104,70. Tuttavia, dopo aver effettivamente superato il supporto, il dollaro ha virato al rialzo, cogliendo di sorpresa i venditori. Il rischio è lo stesso per la salita: finché il livello 107,10/107,80 non viene superato, è perfettamente possibile avere una replica del movimento precedente: i compratori entrano in un breakout prima di vedere il mercato girare al ribasso. Terremo quindi d'occhio la zona di resistenza per assicurarci di non rimanere intrappolati, considerando che una rottura di 104,70 confermerà al contrario questa formazione in "porta di saloon"!

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Fonte: Bloomberg

Oltre a 107,10/107,80, si possono tenere d'occhio i 1,0460/1,0430 sull'EURUSD, con resistenza a 1,0760 che è la controparte di 104,70 sul DXY.

Per quanto riguarda le valute legate alle materie prime, il NZDUSD è riuscito a uscire dall'accumulo tra 0,587 e 0,5974, aprendo la strada a una ripresa verso 0,6106 o addirittura 0,6244. Questa configurazione è incoraggiante anche per l'AUDUSD che, sebbene sia ancora bloccato in una stretta fascia di consolidamento tra 0,6486 e 0,6374/48, è in una buona posizione per seguire il Kiwi con 0,6573 come primo obiettivo.

Per concludere questa panoramica sulle scandinave, notiamo che la EURSEK è vicina al supporto principale a 11,40, la cui rottura convaliderebbe un modello di inversione a doppio massimo, il cui potenziale sarebbe di 10,80. L'EURNOK non sta andando molto meglio o: dopo aver convalidato un modello di inversione testa-spalle a metà luglio, rimane sotto pressione ribassista finché gli 11.60 resistono.