La società madre di Google, Alphabet, ha sollecitato un tribunale di Londra a bloccare una causa di massa che la accusa di abusare della sua posizione dominante nel mercato della pubblicità online, nell'ultimo caso che si concentra sulle pratiche commerciali del gigante della ricerca.

La causa chiede un risarcimento fino a 13,6 miliardi di sterline (16,9 miliardi di dollari) per conto di editori di siti web e applicazioni con sede nel Regno Unito, che sostengono di aver subito perdite a causa del presunto comportamento anticoncorrenziale di Google.

Gli avvocati di Ad Tech Collective Action hanno chiesto al Competition Appeal Tribunal (CAT) di certificare il caso per procedere verso un processo, all'inizio di un'udienza di tre giorni, mercoledì.

Google, tuttavia, ha affermato che il caso era incoerente e non spiegava come la presunta condotta anticoncorrenziale avesse presumibilmente causato perdite agli editori.

L'avvocato di Ad Tech Collective Action, Robert O'Donoghue, ha dichiarato che la causa di Londra è "l'ultima di una serie di importanti casi di abuso di set-preferencing che coinvolgono Google".

Il caso si inserisce nel contesto delle indagini in corso da parte delle autorità di regolamentazione sull'attività adtech di Google, tra cui l'Autorità britannica per la concorrenza e i mercati e la Commissione europea, che secondo O'Donoghue si concluderanno a breve.

O'Donoghue ha anche fatto riferimento a due multe da un miliardo di euro inflitte a Google dalla Commissione Europea, per il suo servizio di ricerca di shopping online e per l'obbligo di preinstallare Google Search e il suo browser Chrome sui dispositivi mobili Android.

Google sta anche combattendo due cause legali negli Stati Uniti, una intentata dal Dipartimento di Giustizia e un'altra dal Texas e da altri Stati, che accusano l'azienda di condotta anticoncorrenziale.

L'azienda "respinge con forza le accuse sottostanti", hanno dichiarato i suoi avvocati nei documenti del tribunale per la causa CAT. "L'impatto di Google nel settore dell'ad tech è stato enormemente favorevole alla concorrenza".

L'azione legale proposta da Ad Tech Collective Action è l'ultima contro un gigante tecnologico presso il CAT, che quest'anno ha già certificato un caso da 3,8 miliardi di dollari contro la società madre di Facebook Meta e un caso da quasi 1 miliardo di dollari contro Apple. (Servizio di Sam Tobin, a cura di Mark Potter)