Le autorità della città di Pechino hanno annunciato sussidi per le aziende che acquistano chip di intelligenza artificiale (AI) di produzione nazionale, in quanto la Cina cerca di sviluppare la propria industria dei semiconduttori e di ridurre la dipendenza dalla tecnologia straniera.

L'entità delle sovvenzioni non è stata specificata in un documento che delinea l'iniziativa dell'Ufficio municipale di Pechino per l'economia e la tecnologia dell'informazione, datato 24 aprile.

"Le aziende che acquistano chip GPU di produzione nazionale per servizi di elaborazione intelligente riceveranno un sostegno basato su una certa percentuale del loro investimento", si legge nel documento, riferendosi ai chip noti come unità di elaborazione grafica (GPU).

In base all'iniziativa, la città punta al 100% di autosufficienza nell'infrastruttura di smart computing hardware e software entro il 2027.

Raggiungere l'autosufficienza nei chip AI, che sono essenziali per l'addestramento dei modelli AI, è diventato un compito urgente per la Cina, dato che gli Stati Uniti hanno inasprito le restrizioni sull'esportazione di prodotti informatici avanzati nel Paese, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.

Le restrizioni annunciate dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti alla fine dello scorso anno hanno impedito le esportazioni in Cina di chip avanzati come A800, H800 e H100 del leader di mercato Nvidia.

La Cina sta coltivando la propria industria di chip AI, in cui i chip Ascend 910 di Huawei Technologies sono ampiamente visti come una potenziale alternativa ai prodotti della rivale statunitense Nvidia.

Gli enti governativi, noti come "centri di calcolo intelligente", sono stati i principali acquirenti di chip AI nazionali. (Relazioni di Liam Mo e Brenda Goh; Redazione di Christopher Cushing)