Il capo di Telecom Italia si avvia al secondo mandato grazie all'astensione di Vivendi
22 aprile 2024 alle 18:50
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Il capo di Telecom Italia (TIM) Pietro Labriola era in rotta per un secondo mandato dopo che il principale investitore Vivendi aveva deciso di astenersi dal voto degli azionisti per il rinnovo del consiglio di amministrazione dell'ex monopolio telefonico.
Gli azionisti di TIM voteranno martedì sulla composizione del nuovo consiglio. Con il suo 24% di voti, Vivendi era il principale ostacolo alla riconferma dell'attuale amministratore delegato, che vuole portare avanti un rinnovamento incentrato sulla prevista vendita della rete di accesso alla rete fissa di TIM al fondo statunitense KKR.
"Vivendi non desidera essere associata alle decisioni sulle nomine del Consiglio di Amministrazione, in quanto ritiene che spetti all'attuale dirigenza e ai suoi finanziatori risolvere la difficile situazione in cui si trova TIM", ha dichiarato il gruppo francese in un comunicato diffuso lunedì.
Gli investitori attivisti Merlyn Partners e Bluebell Capital Partners, che possiedono ciascuno lo 0,5% di TIM, hanno presentato liste separate di candidati che cercano il sostegno di Vivendi, in una sfida alla lista del consiglio uscente guidata da Labriola.
Sostenuta dal Governo italiano, che detiene una partecipazione indiretta in TIM, la vendita della rete è destinata a segnare un nuovo inizio per un gruppo a lungo frenato dal debito e dalla forte concorrenza.
Vivendi, il maggiore azionista di TIM, ha criticato la vendita della rete, mettendo in dubbio sia il prezzo che la sostenibilità dell'attività dei servizi residui. Il gruppo francese dei media sta combattendo la vendita in tribunale.
"Coerentemente con la sua posizione generale, Vivendi porterà avanti con forza il ricorso contro la delibera del Consiglio di Amministrazione del novembre 2023 presso il Tribunale di Milano e ogni altro mezzo legale a sua disposizione per proteggere i suoi diritti", ha aggiunto Vivendi.
Labriola è stato messo sotto pressione dopo un crollo record delle azioni il mese scorso, quando i mercati hanno dato un pollice verso alle prospettive finanziarie di un'attività TIM ridotta.
Vivendi SE è composta da diverse aziende leader nella produzione di contenuti, nella comunicazione e nei media: - Groupe Canal +: operatore leader nella televisione a pagamento in Francia, Benelux, Polonia, Europa centrale, Africa e Asia; - Lagardère: gruppo editoriale, media e travel retail; - Studiocanal: leader europeo nella produzione, acquisizione, distribuzione e vendita internazionale di film e serie TV; - Havas: gruppo di comunicazione leader a livello mondiale, organizzato in tre unità operative che coprono tutte le attività del settore (creatività, competenza mediatica e salute/benessere); - Prisma Media: leader di mercato nell'editoria francese di riviste, video online e audience digitale quotidiana; - Editis (attività in dismissione): secondo gruppo editoriale francese e leader in diversi settori, tra cui letteratura generale, giovani, pratica, illustrati, fumetti, istruzione e referenze; - Gameloft: leader mondiale nei videogiochi per cellulari; - Vivendi Village: comprende la società di biglietteria internazionale See Tickets, il promotore e proprietario di festival Olympia Production (Francia), il proprietario di festival U Live (Regno Unito), le sale da concerto Olympia e Théâtre de l'Oeuvre con sede a Parigi, i cinema e i luoghi di intrattenimento CanalOlympia (Africa), e l'agenzia e consulenza di sviluppo IP The Copyrights Group (agenzia e consulenza di sviluppo IP); - Dailymotion: una delle maggiori piattaforme al mondo per l'aggregazione e la distribuzione di contenuti video (oltre 350 milioni di utenti unici al mese); - Group Vivendi Africa (GVA): un operatore FTTH (Fiber to the home) attivo nell'Africa subsahariana.