ZURIGO (awp/ats) - La Banca nazionale svizzera (BNS) è ben equipaggiata per assicurare anche in avvenire la stabilità dei prezzi in Svizzera e proteggere così la popolazione "dallo spettro dell'inflazione": lo ha detto Thomas Jordan, presidente della direzione dell'istituto, nel suo discorso all'assemblea generale svoltasi oggi a Berna.

"Il focalizzarsi sul nostro mandato e la nostra strategia di politica monetaria hanno dimostrato la loro validità nelle circostanze più diverse", ha affermato il 61enne, in base al testo scritto. "Ma non bastano da sé a garantire una politica monetaria efficace. Dobbiamo costantemente riesaminare con occhio critico le nostre valutazioni, individuare con la massima tempestività i mutamenti nelle condizioni quadro e analizzarne le implicazioni".

Secondo Jordan la strategia della BNS ha consentito di reagire in modo flessibile di fronte alle differenti situazioni presentatesi negli ultimi anni. "La nostra definizione di stabilità dei prezzi e l'orientamento a medio termine ci permettono di condurre la politica monetaria con pacatezza, senza dover rispondere a ogni scostamento dell'inflazione da un valore obiettivo. Ciò ha ridotto ad esempio il bisogno di misure di politica monetaria estreme durante la pandemia, poiché possiamo tollerare anche previsioni di inflazione vicine al limite inferiore dell'area di stabilità dei prezzi".

"D'altro canto la nostra strategia consente parimenti di agire presto e con rapidità allorché ravvisiamo il rischio che l'inflazione possa scostarsi in modo durevole da tale area", ha argomentato l'esperto che alla fine di settembre lascerà l'incarico dopo 17 anni nella direzione, di cui dodici quale numero uno. "Così è stato nella seconda parte del 2021, e per questo abbiamo risposto con prontezza e determinazione alla crescente pressione inflazionistica."

A detta di Jordan l'allentamento della politica monetaria nel marzo di quest'anno - il tasso guida è stato abbassato dall'1,75% all'1,50% - è stato reso possibile grazie all'efficacia della lotta all'inflazione durante gli ultimi due anni e mezzo: ormai da diversi mesi il rincaro si situa infatti di nuovo al di sotto del 2% (la progressione dei prezzi si è attestata all'1,0% in marzo).

Stando alla BNS l'inflazione dovrebbe rimanere entro l'area di stabilità dei prezzi (cioè fra lo 0% e il 2%) anche nel corso dei prossimi anni. "Ovviamente non vi è nessuna garanzia al riguardo", ha messo in guardia lo specialista con dottorato all'Università di Berna e studi a Harvard (Usa). "Nell'attuale contesto l'incertezza resta elevata e ad ogni momento possono sorgere nuove turbative. Seguiremo perciò attentamente l'evoluzione dell'inflazione e, all'occorrenza, adegueremo nuovamente la politica monetaria".