I prezzi dell'oro sono scivolati martedì a causa del rafforzamento del dollaro statunitense, mentre gli investitori attendevano ulteriori commenti da parte dei funzionari della Federal Reserve per avere maggiore chiarezza sulla tempistica dei potenziali tagli dei tassi d'interesse.

L'oro spot era in calo dello 0,5% a $2.313,11 per oncia, alle 1006 GMT. I futures sull'oro degli Stati Uniti sono scesi dello 0,4% a $2.321,70 l'oncia.

L'indice del dollaro statunitense ha guadagnato lo 0,2% rispetto ai suoi rivali, rendendo l'oro meno interessante per i possessori di altre valute.

"L'oro è sicuramente ipercomprato e una parte dei profitti è stata eliminata dal mercato, per cui si trova in una modalità di consolidamento", ha detto Rhona O'Connell, analista di StoneX.

"Continuo a pensare che i venti di coda, in particolare per quanto riguarda il rischio geopolitico e le potenziali tensioni nel sistema bancario, siano abbastanza forti da dare all'oro un sostegno piuttosto che invertire i movimenti che abbiamo visto attraverso il margine in aprile".

L'oro ha toccato il massimo storico di 2.431,29 dollari il 12 aprile, grazie ai forti acquisti da parte delle banche centrali e alla domanda degli investitori cinesi al dettaglio, in mezzo alle crescenti tensioni geopolitiche.

La banca centrale cinese ha aggiunto 60.000 once troy di oro alle sue riserve ad aprile, secondo i suoi dati, estendendo il periodo di acquisti consecutivi a 18 mesi, nonostante gli alti prezzi dell'oro.

Gli investitori attendono ora i commenti dei funzionari della Fed che interverranno questa settimana, tra cui il Presidente della Fed Bank of Minneapolis Neel Kashkari nel corso della giornata.

Il Presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha detto lunedì che l'attuale livello dei tassi d'interesse dovrebbe raffreddare l'economia abbastanza da riportare l'inflazione all'obiettivo del 2% della banca centrale.

I trader di futures sui Fed funds stanno valutando una probabilità superiore al 67% che la banca centrale statunitense inizi a tagliare i tassi a settembre, secondo lo strumento FedWatch del CME.

I tassi di interesse più bassi riducono il costo opportunità di detenere lingotti non redditizi.

Altrove, l'argento spot è sceso di circa l'1% a 27,18 dollari l'oncia. Il platino è rimasto fermo a 952,59 dollari, mentre il palladio ha perso lo 0,6% a 971,50 dollari.