ROMA (Reuters) - In Italia i redditi familiari reali sono diminuiti ma il rischio di povertà o esclusione sociale si è ridimensionato, secondo il report "Condizioni di vita e reddito delle famiglie" diffuso stamani da Istat.

Il reddito netto medio delle famiglie nel 2022 è stato di circa 36.000 euro all'anno, con una crescita del 6,5% del valore nominale che non è stata in grado di compensare l'aumento dell'inflazione (+8,7% la variazione media annua a livello armonizzato).

In termini reali, dunque, i redditi familiari sono calati in media del 2,1%, e addirittura del 4,2% nel Nord-ovest.

Prendendo come riferimento il 2007, anno che precede la prima crisi economica del nuovo millennio, Istat spiega che i redditi familiari in termini reali hanno perso in media il 7,2%, con Centro e Mezzogiorno particolarmente penalizzati (rispettivamente -10,8% e -10,2%).

L'istituto sottolinea tuttavia come nel 2023 siano diminuiti i residenti a rischio di povertà o esclusione sociale, pari al 22,8% rispetto al 24,4% registrato l'anno prima.

Se da una parte, infatti, risulta in lieve aumento la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,7% dal 4,5%), dall'altra si registra un calo della popolazione a rischio di povertà, che passa al 18,9% (11,12 milioni di persone) dal 20,1% del 2022, grazie all'insieme delle misure di sostegno alle famiglie "quali l'Assegno unico universale per i figli, i bonus una tantum per contrastare l'aumento nei costi dell'energia e le modifiche intervenute nella tassazione".

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)