Di seguito sono riportati alcuni fatti relativi alle importazioni di brandy dalla Cina e alle aziende europee esposte al mercato.
IL GUSTO DELLA CINA PER IL BRANDY
La Cina ha importato 1,57 miliardi di dollari di alcolici da vino d'uva distillato nel 2023 fino a novembre. La Francia rappresenta il 99,8% di tutte le esportazioni di brandy dell'UE, secondo i dati doganali cinesi.
Nel 2022, il brandy ha rappresentato la porzione più grande degli alcolici importati in Cina, con 37,5 milioni di litri, secondo un rapporto di Daxue Consulting.
La Cina conta una dozzina di produttori locali di brandy, la maggior parte dei quali di piccole dimensioni. Il più grande produttore nazionale è Yantai Changyu Pioneer Wine Co Ltd, che produce il brandy Koya.
AZIENDE ESPOSTE
Remy Cointreau
L'azienda francese di liquori, che produce il cognac Remy Martin, ha ottenuto il 30% delle vendite del gruppo, pari a 464,6 milioni di euro (507,1 milioni di dollari), dalla Cina nell'anno fiscale 2022/2023.
Pernod Ricard
La Cina ha rappresentato circa il 10%, ovvero 1,21 miliardi di euro, delle vendite del gruppo Pernod Ricard nell'esercizio 2022/2023. I marchi di cognac come Martell costituiscono la maggior parte delle vendite di Pernod nel Paese, che vende anche whisky.
Diageo
La Cina rappresenta il 3%, ovvero 513,4 milioni di sterline (650,8 milioni di dollari), delle vendite di Diageo nel 2023. Gli analisti di Jefferies hanno detto che il produttore del whisky Johnnie Walker non ha un'esposizione diretta al cognac cinese, ma hanno stimato un'esposizione indiretta pari al 2-3% del reddito netto attraverso la sua partecipazione in una joint venture con il gigante del lusso LVMH.
Campari
Il mese scorso, il gruppo italiano di alcolici ha accettato di acquistare il marchio francese di cognac Courvoisier, con l'obiettivo di espandere la sua presenza in Cina, che rappresenta circa il 9% del fatturato di Courvoisier. La chiusura dell'accordo è prevista per quest'anno.
(1 dollaro = 0,9162 euro)
(1 dollaro = 0,7889 sterline)
