Il Governo degli Stati Uniti imposterà il suo caso antitrust contro Google di Alphabet nelle arringhe finali di giovedì, concludendo un processo in cui il leader della ricerca online è accusato di aver infranto la legge per rimanere in vetta.

Il Governo degli Stati Uniti ha martellato Google in un processo iniziato il 12 settembre, sostenendo che Google è un monopolista e ha abusato illegalmente del suo potere per favorire la sua linea di fondo.

Questa causa, intentata dall'amministrazione Trump, è stata la prima di cinque volte a limitare il potere di mercato dei leader tecnologici. Anche il secondo, contro Meta, è stato archiviato durante l'amministrazione Trump, mentre gli addetti all'antitrust di Biden hanno seguito un secondo caso contro Google e casi contro Amazon.com e Apple Inc.

Nel processo senza giuria, il giudice valuterà se Google ha violato la legge, e successivamente valuterà eventuali punizioni, se necessarie.

I testimoni di Verizon, del produttore di Android Samsung Electronics e di Google stessa hanno testimoniato sui pagamenti annuali dell'azienda - 26,3 miliardi di dollari nel 2021 - per garantire che la sua ricerca sia l'impostazione predefinita su smartphone e browser, e per mantenere la sua quota di mercato dominante.

Nella sua testimonianza, il CEO di Google Sundar Pichai ha riconosciuto l'importanza di rendere il suo motore di ricerca predefinito su telefoni, tavoli e computer portatili per mantenere gli utenti fedeli, affermando: "Vediamo sicuramente un valore".

A sua volta, Google ha sostenuto che il Governo ha sbagliato ad asserire che ha infranto la legge per mantenere la sua massiccia quota di mercato, affermando che il suo motore di ricerca è molto popolare grazie alla sua qualità e che gli utenti insoddisfatti possono facilmente cambiare.

Inoltre, nonostante i pagamenti multimiliardari di Google e la dichiarazione di Pichai, gli avvocati di Google hanno sostenuto che essere il motore di ricerca predefinito ha un valore limitato e che gli utenti non rimarranno se non sono soddisfatti.