(Alliance News) - L'indice Mib mercoledì ha chiuso in ribasso, virando in trend ribassista nella fase finale e posizionando l'asticella su quota 27.300 punti. I trading desk hanno valutato i dati ottimistici sulla produzione cinese rispetto ai dati - meno buoni - dell'Eurozona, in particolare per quanto riguarda l'inflazione nelle principali economie. A questo proposito, il paniere dei prezzi al consumo in Germania, prima economia europea, è rimasto invariato all'8,7% su base annua a febbraio, non lontano dal picco dell'8,8% registrato a ottobre e novembre, secondo la stima preliminare di Destatis di mercoledì.

Il dato è arrivato sulla scia di solidi dati sul mercato del lavoro rilasciati in precedenza, il che potrebbe significare che la BCE si atterrà alla sua attuale campagna di inasprimento aggressivo della politica monetaria.

Fra le mura domestiche, invece, l'attività del comparto manifatturiero italiano è cresciuta oltre il previsto a febbraio, accelerando il ritmo di miglioramento rispetto a quello di gennaio, come reso noto da S&P Global mercoledì. Il PMI manifatturiero dell'Italia è salito a 52,0 punti a febbraio da 50,4 punti di gennaio, battendo le stime del mercato che puntavano a un indicatore di 51,0 punti. Qualunque dato superiore a 50,0 punti indica la crescita dell'attività mentre uno inferiore a tale soglia ne indica il calo.

Il FTSE Mib, quindi, ha chiuso in ribasso dello 0,6% a 27.315,08.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,3% a 44.699,07, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,4% a 30.395,26 e l'Italia Growth ha chiuso su dello 0,5% a 9.415,75.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in verde dello 0,5%, il CAC 40 di Parigi ha terminato in rosso dello 0,5% mentre il DAX 40 di Francoforte ha ceduto lo 0,4%.

Sul listino delle blue chip, Moncler è salito del 3,3% il giorno dopo aver comunicato che il risultato netto del 2022 è stato pari a EUR606,7 milioni rispetto a EUR411,4 milioni nel 2021. Il consiglio di amministrazione, inoltre, ha proposto la distribuzione di un dividendo di EUR1,12.

Nell'esercizio 2022, il gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a oltre EUR2,6 miliardi, in crescita del 25% rispetto al 2021. Tali risultati includono i ricavi del marchio Moncler pari a EUR2,2 miliardi e quelli del marchio Stone Island pari a EUR401,1 milioni.

Stellantis è invece salito del 3,0%, portando l'attivo su base settimanale all'8%.

Bene anche Saipem, in aumento dell'1,2%, grazie sia ai conti in ripresa dell'ultimo esercizio sia all'incremento del prezzo del barile, con il Brent salito oltre USD84 nelle ultime ore.

È salito anche Pirelli, su dell'1,4%, su cui si menziona che Goldman ha migliorato la raccomandazione sulla società a 'neutral' da 'sell', alzando il target price a EUR4,80 da EUR4,20.

Di segno opposto DiaSorin, che ha ceduto terreno con il 2,8%. La company e Cytek Biosciences Inc annunciano martedì che Luminex Corporation, una società interamente controllata da DiaSorin, ha completato la vendita delle attività relative alla propria business unit Flow Cytometry & Imaging a Cytek per circa USD46,5 milioni.

Prese di profitto, su Nexi, che ha ceduto il 2% dopo aver guadagnato terreno alla vigilia in seguito della notizia dell'acquisizione dell'80% del merchant acquiring di Banco Sabadell.

Nel segmento Mid-Cap, Salvatore Ferragamo si è posizionato sui quartieri alti con il 2,3%, alla vigilia della pubblicazione dei risultati.

Italmobiliare è invece avanzato del 2,7%, dopo lo 0,8% di contrazione della precedente seduta, prendendosi la testa del listino.

Salcef è invece avanzato del 2,2%, rialzando la testa dopo tre sedute ribassiste.

Anima Holding - su dello 0,2% - ha fatto sapere mercoledì che il 28 febbraio si è concluso il programma di acquisto di azioni proprie avviato il 7 novembre. La società ha acquistato 7,9 milioni di azioni pari al 2,3% del capitale sociale per un controvalore complessivo di EUR29,9 milioni.

Nelle retrovie, fra i numerosi, si vede doValue, che ha ceduto il 7,2%, chiudendo per la quarta volta in trend negativo. I volumi di scambio hanno sfiorato quota 700.000, contro una media giornaliera a tre mesi di circa 118.000.

Sul segmento Small-Cap, Trevi Finanziaria Industriale è salito quasi con il 15% a EUR0,4435 per azione, dopo il rosso della vigilia con l'1,5%.

Buona seduta anche per d'Amico, che ha raccolto il 5,9% dopo il 2,3% di passivo di martedì sera. I volumi di scambio hanno superato quota 9,7 milioni, contro una media giornaliera a tre mesi di circa 3,7 milioni.

KME Group è salito dello 0,1%, in scia all'attivo della vigilia dopo la notizia del lancio di un'OPAS su azioni e warrant propri con annuncio di una possibile uscita da Culti Milano, in rialzo del 3,3% sull'Italia Growth.

Autostrade Meridionali ha ceduto invece il 5,4%, invertendo la rotta dopo tre sessioni rialziste.

Tra le PMI, Officina Stellare ha guadagnato terreno con il 7,8%, dopo aver siglato due contratti con Leonardo per la fornitura di un sistema ottico multispettrale compatto ad altissima risoluzione destinato alla missione PLATiNO3 e di un sistema ottico iperspettrale a media risoluzione destinato alla missione PLATiNO4 di ASI. I contratti, dalla durata di 14 mesi circa e un valore complessivo di circa EUR3,8 milioni, prevedono lo studio di progettazione e la realizzazione dei telescopi spaziali utilizzati dai payload di responsabilità di Leonardo, per le missioni PLATiNO3 e PLATiNO4, promosse e finanziate dall'Agenzia Spaziale Italiana.

Imvest ha raccolto invece il 6,5%, dopo le due precedenti sedute fra i ribassisti.

Bene anche Convergenze, che ha chiuso su dell'1,9% dopo il 2% di attivo della vigilia.

Fra i numerosi ribassisti, Grifal ha ceduto il 3,7%, mentre Allcore ha lasciato sul parterre il 3,4%, in scia al rosso della vigilia con l'1,3%.

A New York, martedì, il Dow Jones è poco sopra la parità, l'S&P è in calo dello 0,4%, mentre il Nasdaq sta cedendo lo 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0677 contro USD1,0613 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2022 da USD1,2116 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD83,15 al barile contro USD83,82 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.837,35 l'oncia da USD1.837,13 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 1100 CET arriva il tasso di disoccupazione italiano, mentre alle 1100 CET sarà la volta del tasso di inflazione, in arrivo anche dall'Eurozona alla stessa ora.

Alle 1330 CET, dalla BCE i verbali dell'ultima riunione di politica monetaria.

Dagli USA, alle 1430 CET le richieste iniziali di disoccupazione, mentre alle 1730 CET è prevista un'asta di buoni del Tesoro a 4 e 8 settimane.

Alle 2200 CET è previsto un discorso del membro della Fed Waller.

Nel calendario societario, in arrivo i risultati di Acea, Ariston Holding, Banco di Desio e della Brianza, Brembo, Carel Industries, Inwit, Piaggio e Salvatore Ferragamo.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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