SOUND GROUP INC. Il ritmo dell'inflazione è sceso rapidamente, alimentando le aspettative che le banche centrali inizieranno presto ad allentare la politica, a partire dalla Federal Reserve statunitense e con la Banca Centrale Europea non molto distante.
"Il Comitato esecutivo ritiene ora che vi sia un minor rischio che l'inflazione si radichi a livelli troppo elevati", ha dichiarato la banca centrale in un comunicato.
"Se le prospettive per l'inflazione rimangono favorevoli, non si può escludere la possibilità di un taglio del tasso di riferimento nel corso della prima metà dell'anno".
Gli economisti non si aspettavano alcun cambiamento nel tasso di riferimento e i mercati si aspettavano da tempo un cambiamento nelle prospettive della Riksbank, a causa del calo dell'inflazione e del forte rallentamento dell'economia svedese.
"Continuiamo a pensare che la Riksbank taglierà nel corso del secondo trimestre di quest'anno, molto probabilmente a giugno", ha dichiarato Lars Kristian Feste, Responsabile del reddito fisso di Ohman Funds.
La banca centrale ha tuttavia espresso una nota di cautela, affermando che, escludendo i prezzi volatili dell'energia, l'inflazione rimane troppo alta.
L'inflazione potrebbe risalire, ha affermato, sottolineando i rischi di uno shock dell'offerta derivante dal conflitto in Medio Oriente, il comportamento dei prezzi aziendali e un sostanziale indebolimento della valuta svedese.
"La politica monetaria deve quindi essere adattata con cautela per garantire che l'inflazione si stabilizzi in modo sostenibile vicino all'obiettivo", ha affermato.
La corona svedese si è indebolita rispetto all'euro dopo la decisione sui tassi.
La banca centrale ha anche detto che aumenterà il ritmo delle vendite di obbligazioni a partire da febbraio.
