(Alliance News) - Giovedì le piazze europee hanno chiuso senza una direzione univoca, con Milano che si è accodata alla parte dei ribassi seguendo la debolezza dei mercati statunitensi, dove il solo Dow Jones al momento sale lievemente.

Una serie di dati economici deboli provenienti da Europa e Cina ha alimentato i timori dei trader che l'economia globale stia rallentando a causa degli alti tassi di interesse e dell'indebolimento della domanda.

L'economia dell'Eurozona è cresciuta meno di quanto inizialmente stimato nel secondo trimestre, secondo i dati ufficiali di giovedì. Secondo i dati Eurostat, nel secondo trimestre il prodotto interno lordo destagionalizzato dell'area della moneta unica è aumentato dello 0,1% rispetto al primo trimestre. Nei primi tre mesi dell'anno era cresciuto dello 0,1% rispetto all'ultimo trimestre del 2022. La lettura del secondo trimestre è stata rivista al ribasso rispetto alla stima iniziale dello 0,3%.

I prezzi del petrolio hanno anch'essi ceduto terreno, poiché le preoccupazioni per il rallentamento della domanda in Cina – il principale importatore mondiale di combustibili fossili – hanno messo in ombra il precedente annuncio di tagli all'offerta da parte dell'Arabia Saudita e della Russia.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dello 0,2% a 28.155,58. Il Mid-Cap ha chiuso sotto dello 0,1% a 41.333,15, lo Small-Cap in passivo dello 0,7% a 26.685,28 e l'Italia Growth in rosso dello 0,4% a 8.764,21.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in verde frazionale, il DAX 40 di Francoforte sotto dello 0,1%, mentre il FTSE 100 di Londra ha raccolto lo 0,2%.

Sul Mib, vendite su FinecoBank ha ceduto il 5,7%, nonostante i numeri in pubblicazione. Nel mese di agosto ha registrato una raccolta netta robusta pari a EUR648 milioni da EUR343 milioni di un anno fa, confermando l'accelerazione del percorso di crescita della banca grazie sia all'acquisizione di nuovi clienti, sia alla solida spinta verso gli investimenti.

STMicroelectronics è arretrato invece del 4,1%, alla sua quinta sessione conclusa sul lato dei ribassisti.

Azimut Holding - in calo dello 0,8% - ha fatto sapere giovedì di aver registrato nel mese di agosto una raccolta netta positiva per EUR529 milioni, raggiungendo così EUR4,8 miliardi da inizio anno, con obiettivo per l'intero anno di EUR6-8 miliardi. Nel solo mese di agosto, il 92% della raccolta netta è stato indirizzato in prodotti di risparmio gestito.

Banca Mediolanum - sotto dello 0,3% - ha fatto sapere giovedì che nel mese di agosto ha riportato risultati commerciali per EUR387 milioni, di cui la raccolta netta totale ammonta a EUR225 milioni, portando il progressivo a EUR5,39 miliardi da inizio anno. La raccolta netta in risparmio gestito ammonta a EUR370 milioni, in aumento del 24% rispetto ad agosto 2022, e corrisponde a EUR2,70 miliardi da inizio anno.

Prysmian Group - in rialzo dello 0,5% - ha fatto sapere giovedì di essersi aggiudicato un nuovo contratto del valore di circa EUR630 milioni assegnato da Terna Rete Italia Spa, società controllata al 100% da Terna Spa, il gestore italiano della rete di trasmissione dell'elettricità in alta e altissima tensione.

Hera è invece avanzato del 3,2%, dopo quattro sedute concluse fra i ribassisti.

Sul Mid-Cap, spinta su Tod's, che è avanzato del 3,8% a EUR39,24. Sul titolo si segnala che UBS ha portato il target price a EUR55,00 da EUR53,50 per azione.

Prevale bene il lato buy anche su Saras, che ha segnato un verde del 2,4% a EUR1,29 per azione. Da segnalare che Marshall Wace ha tagliato la posizione corta sul titolo all'1,43% dall'1,53% precedente.

Ha ceduto terreno, fra i numerosi, Tinexta, che ha segnato un meno 7,0% alla sua quinta seduta da ribassista.

Banca Ifis - in calo dello 0,9% - ha fatto sapere mercoledì di in serata di aver completato il collocamento di un'emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare di EUR300 milioni. L'operazione rientra nell'ambito del programma di emissioni EMTN da EUR5 miliardi, così come previsto dal Piano Industriale della banca relativo al triennio 2022-24.

Sullo Small-Cap, buona seduta per Olidata, che ha portato a casa il 14% con nuovo prezzo a EUR0,45.

The Italian Sea Group - su del 6,3% - giovedì ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno, chiusa con un risultato netto di gruppo che ha raggiunto EUR13,6 milioni rispetto a EUR7,6 milioni del primo semestre 2022. I ricavi consolidati nel primo semestre del 2023 ammontano a EUR165,9 milioni, in crescita del 24% rispetto a EUR133,6 milioni registrati nel primo semestre del 2022.

Cellularline ha invece ceduto l'11% a EUR2,10 per azione, dopo il 2,5% di contrazione della vigilia. mercoledì ha comunicato i dati del primo semestre dell'anno, chiuso con una perdita netta di EUR4 milioni, in miglioramento da quella per EUR43 milioni al 30 giugno 2022. I ricavi delle vendite sono pari a EUR67,8 milioni, da EUR54,6 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente.

Hanno prevalso le vendite, fra i numerosi, anche su Softlab, che ha lasciato sul parterre il 5,8% dopo l'1,2% di verde della vigilia.

Fra le PMI, spinta su Execus, che si è portato avanti dell'8,2% a EUR3,30 per azione.

Buoni acquisti anche su Esautomotion, che ha chiuso al rialzo del 5,4%, al rimbalzo dopo due sedute ribassiste in cui ha ceduto il 10% circa.

Deodato.Gallery ha invece ceduto il 6,4% a EUR0,50 per azione, alla sua quarta seduta da ribassista.

Giglio.Com ha invece ceduto il 5,0% a EUR2,28, alla sua terza seduta da ribassista.

Fra le piazze americane, il Dow Jones è in verde dello 0,2%, l'S&P in calo dello 0,4%, mentre il Nasdaq è in ribasso dell'1,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0706 contro USD1,0715 di mercoledì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2485 a USD1,2502 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD90,50 al barile contro USD90,19 al barile di mercoledì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.919,87 l'oncia da USD1.916,47 l'oncia di mercoledì sera.

Nel calendario economico di venerdì, alle 0150 CEST dal Giappone è previsto il dato sul PIL e sulle partite correnti, mentre alle 0800 CEST sarà in arrivo il dato sull'inflazione della Germania.

Dagli USA, alle 1600 è la volta dei dati sulle vendite all'ingrosso e alle 1900 il report sugli impianti di Baker Hughes.

Alle 2230 CEST, come di consueto il venerdì, verrà pubblicato il COT report.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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