Intorno alle 10,50, l'euro rimane fermo a 1,0774 dollari, così come la sterlina a 1,2578 dollari, lasciando l'indice del dollaro stabile a 104,75, dopo che ieri ha superato 105.

Lo yen giapponese si attesta a 151,68 per dollaro, recuperando lievemente dal calo della scorsa settimana, quando la valuta ha toccato i minimi da 34 anni, di 151,975, mentre la storica svolta delle politiche della Banca del Giappone non ha fatto altro che sottolineare il suo status di valuta anomala.

I funzionari giapponesi hanno cercato per giorni di far salire la valuta, facendo balenare l'ipotesi di un intervento.

"Sembra proprio che il mercato sia molto timoroso del livello di 152 (yen per dollaro)", ha detto Jane Foley, responsabile della strategia FX di Rabobank.

L'esperta ha aggiunto che sta osservando se le tensioni geopolitiche avranno un impatto.

"L'oro e il petrolio danno la sensazione che ci sia un'offerta di bene rifugio. Ma la domanda è: perché questo non influisce di più sul dollaro, che ieri era in calo rispetto a quasi tutto, e potrebbe avere un impatto anche sullo yen o sul franco svizzero?".

Le tre valute beneficiano tipicamente dello status di bene rifugio, ma anche il franco svizzero è sotto pressione, scambiando ai minimi da diversi mesi sia contro il dollaro che contro l'euro.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Antonella Cinelli)