Le navi che trasportano qualsiasi cosa, dai mobili all'abbigliamento, dal cibo al carburante, vengono dirottate dalla vicina scorciatoia commerciale del Canale di Suez verso la rotta più lunga e più costosa intorno all'Africa. Il reindirizzamento mette le navi e l'equipaggio al riparo da attacchi di droni e missili da parte degli Houthis allineati all'Iran che sostengono i palestinesi mentre infuria la guerra tra Israele e Hamas.
Le navi container sono l'utente numero 1 della rotta Europa-Asia del Canale di Suez. La maggior parte sta evitando il Mar Rosso, in quella che è diventata la più grande interruzione del commercio globale dai primi giorni della pandemia COVID-19.
Tuttavia, non si prevede che le deviazioni abbiano un effetto enorme sull'inflazione perché non sono guidate dalla domanda, ha dichiarato Daniel Harlid, analista del settore dei trasporti presso la società di rating e analisi del rischio.
Il reindirizzamento delle navi in Africa richiede dal 6% al 10% di navi in più, a causa dei tempi di navigazione più lunghi che rallentano il ritorno delle navi ai loro punti di origine, facendo aumentare le tariffe spot su richiesta su alcune rotte di oltre il 100%.
Questi aumenti sono arrivati da livelli minimi e gli esperti di navigazione si aspettano che si normalizzino. Questo perché gli armatori, che hanno nuove navi in arrivo, stavano lottando per riempire le navi esistenti con il carico prima dell'inizio degli attacchi Houthi a novembre.
Secondo la società di dati marittimi Clarksons Research, la capacità totale del settore del trasporto marittimo di container aumenterà del 7-8% nel 2023 e nel 2024.
Il settore automobilistico sembra subire il peso degli sconvolgimenti. Tesla e altri produttori hanno temporaneamente sospeso la produzione europea a causa della carenza di componenti. Giovedì, il distributore di ricambi auto LKQ Corp ha dichiarato che stava effettuando ordini supplementari per proteggere le sue attività europee dalle interruzioni.
Sebbene i droghieri del Regno Unito si siano preoccupati per una potenziale carenza di tè e alcuni rivenditori di moda abbiano avvertito di un ritardo della merce primaverile, non si è verificata una ripetizione delle carenze pandemiche che hanno portato a scaffali vuoti.
