BERNA (awp/ats) - Sono state 625'000 le persone trasportate nel 2022 sullo Jungfraujoch, luogo faro delle Alpi bernesi: nettamente più delle 365'000 del 2021, ma ancora sensibilmente meno del record del 2021, quando il punto commercializzato a livello turistico con l'espressione "Top of Europe" era stato visitato da oltre 1 milione di ospiti.

I dati sono stati diffusi stamani da Jungfraubahn, la società bernese che gestisce la ferrovia della Jungfrau e diversi impianti di risalita nella regione. La crescita annua - pari al 71% - dell'affluenza sullo Jungfraujoch si è realizzata grazie al ritorno in forze di visitatori americani e di diversi mercati asiatici: sono però continuati a mancare i cinesi.

L'impresa si dice peraltro anche soddisfatta dell'inizio della stagione sciistica, malgrado il calo dell'affluenza: -16% (su base annua) sino a fine dicembre. Le vendite di abbonamento stagionali per gli impianti di risalita sono risultati in netta diminuzione: gli skipass chiamati Top4 - che permettono l'accesso nei comprensori di Adelboden-Lenk, Gstaad, Jungfrau e Meiringen-Hasliberg - si sono attestate a 33'000, circa 3000 in meno di un anno prima. Jungfraubahn mette in relazione questa flessione con l'aumento del prezzo dell'abbonamento, salito da 777 a 850 franchi, un passo ritenuto necessario a causa del rincaro energetico.

Il gruppo rimane comunque ottimista riguardo al futuro: a lungo termine la strategia - che ha portato a un potenziamento degli impianti - darà i suoi frutti, sono convinti i vertici. Dalla fine del 2022 dovrebbe inoltre essere osservata una ripresa sui mercati internazionali.

Jungfraubahn Holding è una società nata, nella sua struttura odierna, nel 1994 e attualmente quotata alla borsa svizzera. La vera e propria ferrovia della Jungfrau è entrata in funzione nel 1912: la stazione sullo Jungfraujoch, a 3454 metri, è la più alta d'Europa.

Il gruppo è stato in passato anche oggetto di critiche per il suo modello d'affari, che punta a trasportare in montagna masse di turisti asiatici in operazioni che taluni ritengono di "mordi e fuggi". Intanto però gli investitori gioiscono: alla borsa di Zurigo il titolo è arrivato oggi a guadagnare sino al 5%, per poi stabilizzarsi su una progressione del 3%. Sull'arco di 52 settimane la performance è ancora leggermente negativa, pari al -4%.