Rigel Pharmaceuticals, Inc. ha annunciato una collaborazione con CONNECT, una rete collaborativa internazionale di centri oncologici pediatrici, per condurre uno studio clinico di Fase 2 per valutare REZLIDHIA®? (olutasidenib) in combinazione con temozolomide come terapia di mantenimento in pazienti pediatrici e giovani adulti di nuova diagnosi con glioma di alto grado (HGG) che presentano una mutazione dell'isocitrato deidrogenasi-1 (IDH1). In base alla collaborazione, CONNECT includerà olutasidenib nel TarGeT-D di CONNECT, uno studio clinico di Fase 2rella a guida molecolare per l'HGG.

Il braccio sponsorizzato da Rigel studierà la somministrazione post-radioterapia di olutasidenib in combinazione con Temozolomide, seguita dalla monoterapia con olutasidenib come trattamento di mantenimento in pazienti pediatrici e giovani adulti di nuova diagnosi (di età inferiore a 39 anni) con HGG positivo alla mutazione IDH1, compreso il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG), un tumore cerebrale aggressivo con opzioni terapeutiche limitate. Rigel fornirà un finanziamento fino a 3 milioni di dollari e il materiale di studio nel corso della collaborazione quadriennale. Questo studio di Fase 2, in aperto, sarà supervisionato dai dottori Santosh Valvi e Nicholas Gottz.

Santosh Valvi e Nicholas Gottardo, Perth Children's Hospital, dal Dr. Michael J Fisher, Children's Hospital of Philadelphia, e dalla Dr.ssa Maryam Fouladi, Nationwide Children's Hospital, e mira ad arruolare circa 60 pazienti. L'obiettivo primario del braccio di sperimentazione con olutasidenib è stimare la sopravvivenza libera da progressione. Lo studio caratterizzerà anche la sicurezza, la tollerabilità e la farmacocinetica di olutasidenib nei pazienti pediatrici e giovani adulti.

Si stima che lo studio inizierà ad arruolare i pazienti nella prima metà del 2024 e soddisferà il requisito di studio pediatrico post-marketing di Rigel legato all'approvazione di REZLIDHIA da parte della FDA nella LAM recidivata o refrattaria (R/R). Nel gennaio 2023, sono stati pubblicati sulla rivista peer-reviewed Neuro-Oncology i dati di uno studio multicentrico, in aperto, di Fase 1b/2, condotto su 26 pazienti con gliomi R/R e prevalentemente potenziati, portatori di una mutazione IDH1. I dati hanno mostrato che olutasidenib 150 mg BID è stato ben tollerato e ha dimostrato prove preliminari di attività clinica e di controllo prolungato della malattia in questa popolazione pesantemente pretrattata.

Gli autori hanno notato che olutasidenib è un potente inibitore selettivo di IDH1 mutante, che penetra nel cervello.1 Il lavoro, intitolato "Olutasidenib (FT-2102) in pazienti con glioma IDH1 mutante recidivato o refrattario: Uno studio multicentrico, in aperto, di fase Ib/II" è accessibile qui. REZLIDHIA è approvato dalla FDA per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide acuta (AML) R/R con una mutazione isocit rate deidrogenasi-1 (IDH1) suscettibile, come rilevato da un test approvato dalla FDA.