(Alliance News) - Lunedì l'indice Mib ha chiuso in rialzo sopra il livello di 27.900 punti, dopo tre sessioni consecutive di perdite, mentre gli investitori si sono concentrati sulle prospettive dei tassi di interesse in vista del simposio annuale di Jackson Hole della Federal Reserve alla fine della settimana. Nel frattempo, il sentiment del mercato rimane fragile, tra i timori persistenti che la Fed continuerà a inasprire la politica monetaria, oltre alle evidenti difficoltà economiche della Cina.

Lunedì, la banca centrale cinese ha tagliato un tasso di interesse chiave nel tentativo di contrastare il rallentamento della crescita post-Covid della seconda economia mondiale.

Il tasso primario del prestito a un anno, che funge da punto di riferimento per i prestiti alle imprese, è stato ridotto al 3,45% dal 3,55%, come ha dichiarato la Banca Popolare Cinese in un comunicato, mentre il LPR a cinque anni, che viene utilizzato per valutare i mutui, è stato lasciato invariato al 4,2%.

Seguiti attentamente dai mercati, i due tassi sono ora ai minimi storici dopo i precedenti ribassi di giugno. La decisione ha lo scopo di incoraggiare le banche commerciali a concedere più prestiti e a tassi più vantaggiosi.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,8% a 27.986,92, il Mid-Cap ha chiuso giù dello 0,3% a 41.167,56, lo Small-Cap su dello 0,2% a 26.762,80 mentre l'Italia Growth ha chiuso in calo dello 0,1% a 8.845,79.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha ceduto lo 0,1%, il CAC 40 di Parigi è in aumento dello 0,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha guadagnato lo 0,1%.

Sul listino delle blue chip di Piazza Affari, in testa al listino, Saipem ha guidato i rialzisti con un aumento del 5,0%.

Seguono Banca Monte Paschi e BPER Banca, in aumento dell'1,2% e del 2,9% rispettivamente.

Sale Ferrari, in rialzo del 2,3%, dopo che Barclays ha alzato le stime sugli utili dell'intero anno per Ferrari sulla scia dei buoni risultati semestrali del produttore di auto sportive di lusso e di una call "costruttiva" con il management del Cavallino. La banca d'affari è ancora riluttante a premere il pedale dell'acceleratore per quanto riguarda le azioni di Ferrari, preferendo attendere un "punto di ingresso migliore" e ribadendo la sua raccomandazione "equal weight". Barclays ha alzato il target di prezzo di Ferrari, che ha il ticker RACE nel mercato azionario, a EUR300,00 da EUR265,00, riflettendo un aumento del 13%.

Per il 2023, Barclays ha lasciato sostanzialmente invariate le sue previsioni sugli utili per la Ferrari. I ricavi sono stati leggermente rivisti al ribasso a EUR5,82 miliardi dalla precedente stima di EUR5,84 miliardi e la stima per l'utile netto è stata leggermente aumentata a EUR1,18 miliardi da EUR1,17 miliardi. Per il 2024, la banca inglese ha alzato le sue previsioni sui ricavi per la società quotata a Milano dello 0,9% a EUR6,33 miliardi da EUR6,27 miliardi e la sua previsione sull'utile netto ha ottenuto un aumento più consistente del 4,4% a EUR1,36 miliardi da EUR1,31 miliardi.

In rosso, nel ristretto gruppo dei ribassiti, Iveco ha chiuso sotto dell'1,8% alla sua terza seduta da ribassista.

Sul Mid-Cap, Juventus FC è salita del 2,8% il giorno dopo il buon esordio in campionato, chiuso con una netta vittoria per 3-0 in casa dell'Udinese.

Acquisti anche su Saras, che ha chiuso su del 2,1%. Marble Bar Asset Management ha alzato la posizione corta allo 0,8% dallo 0,31%. Inoltre, anche Voleon Capital Management ha tagliato la posizione corta allo 0,48% dallo 0,56%.

Piaggio è salito dello 0,9% dopo aver comunicato che in relazione alla nomina del nuovo presidente del consiglio d'amministrazione, verrà convocato un cda apposito. Sul finire della scorsa settimana, infatti, la società ha dovuto dire addio allo storico presidente Roberto Colaninno, scomparso all'età di 80 anni. Stessa sorte per Immsi, altra società guidata da Colaninno, che sullo Small-Cap guadagna il 7,5%.

Sul fondo del paniere, Eurogroup Laminations ha chiuso il segmento cedendo il 5,6%.

Va giù anche Zignago Vetro ha ceduto il 2,5% a EUR15,00 per azione, in scia al rosso di venerdì sera con il 2,0%.

Sullo Small-Cap, Digital Bros è avanzato del 3,0% a EUR15,17 per azione, dopo lo 0,3% di attivo di venerdì sera.

KME Group è in verde dello 0,1% dopo aver comunicato lunedì che la controllata KME SE ha firmato una lettera d'intenti relativa al business dei prodotti speciali condotto da Cunova, di cui KME SE, nel gennaio del 2022, aveva ceduto il 55% del capitale sociale al fondo di investimento tedesco The Paragon Fund III. KME SE, Paragon e SDCL EDGE Acquisition Corpn, una società veicolo per acquisizioni con titoli quotati al NYSE, dove ha raccolto USD200 milioni, hanno firmato una lettera di intenti non vincolante relativa a una potenziale business combination tra Cunova e SDCL EDGE.

L'accordo prevede che al perfezionamento della fusione una holding inglese di nuova formazione abbia ottenuto la quotazione al NYSE; Paragon incassi tutta la liquidità derivante dalla cessione; e KME SE non riceva liquidità ma converta la partecipazione detenuta in Cunova nelle nuove azioni quotate, incrementando ulteriormente la sua partecipazione mediante il conferimento del proprio business dell'aerospace. In base all'accordo, è previsto che, al closing della business combination, KME SE deterrà una quota di maggioranza del 51% circa nel capitale sociale della combined entity quotata al NYSE, pari al 46% circa fully diluted in seguito all'eventuale esercizio dei private and public warrants emessi da SDCL EDGE.

Sul fondo si siede Giglio Group che ha ceduto il 3,2% a EUR0,6060 in profit taking dopo il 9,8% di attivo della seduta di precedente.

Tra le PMI, Convergenze ha portato a casa un rialzo del 6,0%, dopo due sedute ribassiste.

Altea Green Power ha guadagnato il 2,6%, rialzando la testa dopo due sessioni in rosso.

Sul fondo, Iervolino & Lady cede il 7,3%, portando il prezzo a EUR0,96 alla sua terza seduta da ribassista.

Deodato.Gallery ha invece ceduto il 2,6%, in scia al 4,9% in passivo della seduta precedente.

A New York, il Dow Jones è in ribasso dello 0,6% , il Nasdaq sta salendo dello 0,2%, mentre l'S&P 500 sta marcando un rosso dello 0,2%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0887 contro USD1,0875 di venerdì in chiusura azionaria europea mentre la sterlina vale invece USD1,2735 da USD1,2738 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,39 al barile contro USD84,37 al barile di venerdì sera in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.889,12 l'oncia da USD1.892,00 l'oncia di venerdì sera.

Nel calendario economico di martedì, alle 0700 CEST è previsto il dato CPI della BoJ, mentre alle 1000 CEST sarà la volta del saldo delle partite correnti dell'Eurozona.

Alle 1330 CEST, dagli USA, è la volta del discorso del membro del FOMC Barkin, poi alle 1600 CEST segue la vendita di case esistenti, mentre alle 2030 CEST c'è il discorso di Bowman della Fed e le scorte settimanali di petrolio.

Nel calendario societario non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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