NEW YORK (awp/ats/ans) - Gli investitori di OpeanAI, con Microsoft in prima fila, premono sul consiglio di amministrazione per il ritorno di Sam Altman, l'amminsitratore delegato silurato a sorpresa.

In quello che è l'ultimo sviluppo della saga delle ultime 48 ore per la creatrice di ChatGPT, Redmond e Thrive Capital - i due maggiori azionisti - stanno cercando di orchestrare l'operazione che, secondo indiscrezioni, richiederebbe la fuoriuscita dell'attuale cda e la nomina di uno nuovo. L'esame di potenziali nomi per il nuovo board è già in corso e, fra questi, ci sarebbe Bret Taylor, l'ex co-ceo di Salesforce.

Fra gli investitori e all'interno di OpenAI ci sarebbe "ottimismo" su un possibile rientro di Altman, ma il 38enne non avrebbe ancora sciolto le riserve. Scottato da quanto accaduto, Altman si sta prendendo del tempo per esaminare le opzioni a sua disposizione, inclusa la possibilità di lanciare una nuova società di intelligenza artificiale insieme a Greg Brockman, che ha co-fondato OpenAI con Altman e si è dimesso dopo aver appreso del suo siluramento insieme ad altri ricercatori di alto livello della società in segno di protesta.

I motivi reali del licenziamento in tronco del 38enne volto dell'industria dell'intelligenza artificiale non sono noti. La sua uscita, secondo voci, segue mesi di tensioni all'interno del consiglio di amministrazione sulla rapida espansione dell'offerta commerciale di OpenAI.

Una velocità che, secondo alcuni membri del board, era in violazione con i principi della carta che guida la società, ovvero lo sviluppo di un'IA sicura. Con Altman, OpenAI è passata dall'essere una piccola no profit all'essere un colosso che vale miliardi di dollari. Un balzo legato alla divisione a scopo di lucro, creata per ottenere i fondi necessari per addestrare i suoi modelli di IA e che le ha consentito di raccogliere oltre 10 miliardi di dollari da Microsoft.

Nella struttura societaria di OpenAI, il consiglio di amministrazione ha la responsabilità per l'entità no profit che controlla quella a scopo di lucro: non ha quindi obblighi fiduciari nei confronti degli investitori e, soprattutto, è legato a una carta che lo impegna ad assicurare che l'intelligenza artificiale sia sviluppata a beneficio dell'intera umanità.

Una governance particolare che Altman, fra le richieste avanzate per un suo possibile ritorno, ha chiesto di cambiare così da mettere la società al riparo da scossoni come quello degli ultimi giorni e tutelare se stesso e gli investitori.