ROMA (MF-DJ)--"Ci aspettavamo di vedere i documenti del governo sul Piano nazionale di ripresa e di resilienza", non una crisi; la politica deve uscire "dalla gabbia dei personalismi: e' la vera emergenza. Si tende troppo a personalizzare e a cercare lo scontro ideologico. Nessuno parla piu' della realta', ma la realta' bussa alla porta e presenta il conto".

Lo ha detto al Corriere della Sera il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, aggiungendo che "abbiamo buoni rapporti con singoli ministri, ma nel complesso questo e' stato un governo molto chiuso su se stesso. Non ci ha mai dato risposte: zero sul piano Italia 2030 che portammo agli Stati generali, zero sul piano 2030- 2050 che abbiamo presentato all'assemblea generale".

"Ci piacerebbe essere consultati. In fondo l'industria manifatturiera e' quella che tiene in piedi il Paese, e' il settore che genera indotto per i servizi ed e' quello che va meglio: nel 2019, in piena crisi e nel silenzio generale, il manifatturiero italiano -ha sottolineato- e' persino salito di una posizione da ottavo a settimo nel mondo".

"Mi auguro che ci sia un governo disponibile ad ascoltare chi ha dimostrato capacita' di far crescere il Paese. Se vogliamo la decrescita felice, e' un'altra storia. Ma se invece vogliamo aprire la strada della ripresa si puo' immaginare che l'industria tutta sia una delle voci ascoltate, e non solo nel nostro interesse. Per esempio abbiamo detto che siamo disposti a mettere in discussione gli sgravi fiscali. Ma per generare risorse per la competitivita'. Non per cercare qualche dividendo elettorale aumentando la spesa corrente", ha concluso.

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1408:04 gen 2021

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January 14, 2021 02:05 ET (07:05 GMT)