ROMA (MF-DJ)--"Allarmanti gli effetti dell'emergenza sanitaria sull'occupazione. Nel 2020 persi quasi mezzo milione di posti di lavoro, con il prezzo più alto pagato da giovani, donne e Mezzogiorno".

Lo afferma Ivana Veronese, segretaria confederale della Uil, commentando i dati Istat sul lavoro. "Nonostante il massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali, la perdurante incertezza del quadro economico ha scaricato i peggiori effetti sull'occupazione a termine, rimasta a casa senza rinnovo. Preoccupante il fortissimo aumento delle lavoratrici e lavoratori diventati inattivi per effetto dello scoraggiamento nella ricerca di un lavoro. Inghiottiti dall'inattività soprattutto i disoccupati di lunga durata", sottolinea.

"In questo quadro disarmante, e con una situazione epidemiologica in peggioramento, vanno assolutamente e celermente prorogate le misure emergenziali di sostegno al reddito, a partire dalla Naspi e Discoll, per chi ha perso o rischia di perdere il lavoro. Inoltre, è assolutamente necessario prorogare per tutto il 2021, gli ammortizzatori sociali, il blocco dei licenziamenti e le deroghe ai contratti a termine. Ci aspettiamo con il nuovo Decreto Sostegno, congedi parentali retribuiti al 100%, altrimenti si andrebbero a colpire maggiormente le donne che hanno già pagato troppo in questa pandemia sia in termini occupazionali che retributivi", conclude Veronesi.

liv

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March 12, 2021 09:21 ET (14:21 GMT)