Uno sguardo alla giornata che ci attende sui mercati europei e globali da parte di Kevin Buckland.

Il re dollaro sta esercitando la sua autorità per concludere la settimana a nuovi livelli. Lo yen, in particolare, è stato messo al suo posto, sprofondando oltre il livello strettamente osservato di 159 per dollaro, visto l'ultima volta alla fine di aprile, quando Tokyo è stata costretta a spendere un sacco di soldi in interventi valutari per risollevarlo dal baratro.

Il catalizzatore dell'impennata notturna del biglietto verde non è stato un dato forte che avrebbe costretto la Federal Reserve a mantenere i tassi in vigore più a lungo. In effetti, l'ultima serie di dati sulle abitazioni e sul mercato del lavoro sono stati invariabilmente morbidi, e gli economisti prevedono un'altra lettura debole per l'indice anticipatore degli Stati Uniti più tardi, venerdì.

Al contrario, la Fed appare positivamente falco rispetto alle principali banche centrali mondiali.

Persino la Banca del Giappone, un'eccezione nell'aumentare i tassi quando i suoi colleghi tagliano o sono pronti a tagliare, la scorsa settimana si è mostrata dovish, rimandando la decisione sull'inasprimento quantitativo alla riunione di luglio.

La Banca d'Inghilterra sembra ora pronta a iniziare a tagliare ad agosto, e la Banca Nazionale Svizzera sta dettando il ritmo con due riduzioni consecutive.

La Fed non può essere definita un falco tra le colombe. Più che altro è la colomba con gli artigli più affilati.

L'impennata del dollaro rispetto alle principali valute rivali giovedì è stata sufficiente a metterlo in rotta per la terza settimana consecutiva vincente, ma solo per poco.

Una serie di dati rilasciati nel corso della giornata europea potrebbe facilmente far oscillare il pendolo. Gran Bretagna, Francia, Germania e l'intera area dell'euro hanno letture PMI flash, e il Regno Unito vede anche le vendite al dettaglio, che potrebbero aver beneficiato di un maggio più caldo.

Al di fuori dei mercati valutari, le prospettive di una politica facile hanno dato poco sostegno. Almeno in Asia, i titoli azionari sono destinati a chiudere la settimana con un po' di stanchezza, con una performance piatta per il Nikkei giapponese, che sembra essere il miglior mercato della regione.

I titoli dei chip sono stati venduti dappertutto, e si prevede che lo stesso accadrà quando l'Europa entrerà nel vivo.

Considerando i guadagni dell'1,5% circa registrati finora questa settimana dal FTSE, dal DAX e dallo STOXX 600, c'è sicuramente spazio per un calo.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati venerdì:

- PMI flash del Regno Unito (giugno), vendite al dettaglio (maggio)

- Francia, Germania, PMI flash della zona euro (giugno)

- PMI flash degli Stati Uniti (giugno), indice anticipatore (maggio)