ROMA (MF-DJ)--"Sul nuovo Codice degli Appalti si gioca tantissimo del futuro dell`Italia. È una riforma pilastro ma non basta farla: va fatta bene. Pur dando un giudizio positivo sul testo approvato dal governo, riteniamo ci sia molto da migliorare. E se per farla bene e applicarla bene, serve più tempo rispetto alla scadenza del 31 marzo 2023, allora facciamola slittare al 2024 per la sua entrata in vigore". Lo ha detto durante un convegno dell'Ance il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia.

L'Autorità, ha spiegato il presidente, non condivide però alcuni punti della nuova bozza del Codice: "l`eliminazione di controlli con uso indiscriminato dell`in-house; l`innalzamento della soglia degli appalti a 500.000 euro per le stazioni appaltanti non qualificate; la soppressione delle verifiche sul conflitto d`interessi; l`uso generalizzato dell`appalto integrato senza motivazioni".

Busia ha sottolineato che "astrattamente l'appalto integrato è una bella cosa. Di fatto l'esperienza ci dice che non funziona. La stazione appaltante affida l'appalto e si ritrova un progetto diverso da quello pensato, con aumenti spropositati dei costi e contenziosi. E quindi ritardi infiniti. E rifacimenti continui che allungano i tempi di consegna".

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