Nella sfera finanziaria della Borsa vi sono due grandi attori, perlomeno finché non gira la ruota, semmai lo farà. Parliamo dei démodé e dei cool. I démodé sono in generale le banche e le assicuratrici tradizionali. I cool sono le neobanche e tutte le aziende di servizi a distanza e di pagamento, che ormai raggruppiamo sotto il nome di "fintech" per indicare l'incrocio tra finanza e nuove tecnologie. Si noti che non tutte sono aziende di primo pelo. Un esempio è Mastercard, nata nel 1966, o Fidelity National Information Services, creata nel 1968. Ma vi sono soprattutto delle new entry che fanno brillare gli occhi agli investitori. Basti vedere il successo dell'ingresso di Ayden nei Paesi Bassi nel 2019 o le altissime aspettative sull'arrivo in Borsa di Robinhood per convincersi.

Le "fintech" condividono per la maggior parte la caratteristica di essere altamente valorizzate. Un po' il contrario dei valori bancari europei. Sono spesso anche difficili da comprendere: quali sono esattamente le loro attività, qual è la reale concorrenza, come generano i loro utili? Tale complessità è all'origine di uno dei più grossi scandali finanziari di questi ultimi anni, il tracollo dell'angelo tedesco Wirecard, un tempo la fintech più promettente d'Europa. Ma non bisogna fermarsi a questa (grossa) spina nel fianco del settore: la tematica gode di decine di aziende innovative posizionate su un segmento in continua crescita. L'elenco che segue fa riferimento a diverse decine di aziende del settore. MarketScreener propone elenchi tematici filtrati e non filtrati: questo non lo è. Potrai pertanto applicare i criteri che preferisci per esplorare la tematica.

Un'ultima cosa: noterai che diversi attori noti nel microcosmo fintech, in particolare le neobanche, non sono presenti in questo elenco. Si tratta di società non quotate: il capitale privato è passato di lì. Ma forse li vedremo presto in Borsa?