MILANO (MF-DJ)--La pandemia è inevitabilmente destinata ad avere impatti sulle banche italiane, ma per il momento i principali indicatori di cui dispone il mercato suggeriscono che la situazione è sotto controllo. Soprattutto perché la dotazione patrimoniale dei gruppi maggiori non è mai stata così alta. Questo, scrive MF, è il quadro tracciato dall'analisi dei bilanci dei gruppi bancari italiani condotta da Kpmg su un campione di 14 istituti, che rappresentano circa il 69% del sistema in termini di totale attivo consolidato. Secondo la big four il settore nel 2020 ha registrato risultati contrastanti: da un lato un peggioramento dei profili economico-finanziari rispetto all'esercizio precedente, dopo un triennio di progressivo miglioramento, ma dall'altro lato un ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale, unito ad un sensibile miglioramento dei livelli di asset quality, in coerenza con il trend avviato a partire dal 2015. Le notizie peggiori arrivano dalla redditività.

Dopo tre anni consecutivi in cui i gruppi del campione avevano registrato risultati positivi, dimostrando di aver superato la crisi che aveva investito il settore soprattutto nel periodo 2011-2016, nel 2020 il campione segna una lieve perdita (-0,5 miliardi), dovuta principalmente al consistente calo dei margini (margine di intermediazione: -9,5%; margine di interesse: -7,2%; margine commissionale: -7,1%) e ai primi interventi prudenziali di pulizia di bilancio alla luce dei futuri impatti del Covid sulla qualità del credito. Nel confronto con i dati del 2009, il margine di intermediazione dei gruppi bancari analizzati si è ridotto complessivamente di circa 15 miliardi, un calo di circa il 21%, il margine di interesse si è ridotto complessivamente del 41%, una contrazione pari a 17,3 miliardi, mentre il margine commissionale ha registrato un incremento del 5% (+un miliardo). Sul fronte dei costi gli sforzi di efficientamento delle strutture e degli organici hanno avuto effetti contrastanti sui principali indicatori di efficienza: anche alla luce delle forti difficoltà sul lato della redditività, nel 2020 il cost/income del campione analizzato fa registrare un netto peggioramento, attestandosi al 69,6%, in aumento di 6,9 punti percentuali rispetto al 2019. Gli sforzi compiuti negli esercizi precedenti uniti all'efficacia delle misure di sostegno hanno invece rafforzato la qualità dell'attivo e il livello di patrimonializzazione.

red/cce

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2908:10 lug 2021

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July 29, 2021 02:10 ET (06:10 GMT)