MILANO (MF-DJ)--Nella riunione di politica monetaria del 10 dicembre 2020 il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di ricalibrare i propri strumenti di politica monetaria. Sebbene nel terzo trimestre la ripresa dell'attività economica sia stata più vigorosa rispetto alle attese e le prospettive per la distribuzione dei vaccini siano incoraggianti, la pandemia di coronavirus (COVID-19) continua a ingenerare gravi rischi per la salute pubblica e per le economie dell'area dell'euro e del resto del mondo.

La recrudescenza dei casi di COVID-19 e le misure di contenimento ad essa associate, si legge nel bollettino della Bce, limitano considerevolmente l'attività economica nell'area dell'euro, che dovrebbe aver subito una contrazione nel quarto trimestre del 2020.

Nel settore manifatturiero l'attività continua a mostrare una buona tenuta, mentre nel comparto dei servizi essa è fortemente frenata dall'incremento dei tassi di contagio e dalle nuove restrizioni imposte alle interazioni sociali e alla mobilità.

In un contesto caratterizzato dalla debolezza della domanda e da un significativo sottoutilizzo della capacità produttiva nei mercati del lavoro e dei beni e servizi, l'inflazione rimane molto bassa.

Nel complesso, i dati più recenti e le proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti dell'Eurosistema a dicembre 2020 segnalano un impatto della pandemia sull'attività economica più pronunciato nel breve termine e una debolezza dell'inflazione più duratura rispetto a quanto precedentemente previsto. In tale contesto, nella riunione di politica monetaria del 10 dicembre 2020, il Consiglio direttivo ha deciso di ricalibrare i propri strumenti di politica monetaria.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

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January 07, 2021 04:21 ET (09:21 GMT)