Secondo l'indagine Global CEO Survey dello studio PwC del 2020, la maggior parte dei dirigenti aziendali pensano che la rivoluzione dell'intelligenza artificiale avrà un impatto sulla società maggiore rispetto all'avvento di Internet. Percepita come un'intelligenza umana superiore, l'IA è in realtà ben altro. L'ecosistema dell'IA raggruppa diversi campi scientifici: il machine learning (l'apprendimento automatico), il deep learning (l'apprendimento profondo), la computer vision (la visione artificiale), la robotica o ancora il trattamento automatico del linguaggio (tra cui l'assistenza vocale). Il rilevamento di oggetti mobili (legato alla guida automatica) sembra il più promettente dei mercati. Vi è anche un gran potenziale nell'ambito del riconoscimento facciale, nell'elaborazione delle immagini satellitari, nel trading algoritmico e nella chirurgia.

Secondo Omdia, nel 2025 (cioè a breve) i software d'intelligenza artificiale dovrebbero pesare 126 miliardi di dollari di fatturato contro soli 22,6 miliardi di dollari nel 2020. Un mercato in piena espansione con un tasso di crescita del 41% l'anno su 5 anni. Nel 2030, il 70% delle aziende utilizzerà da vicino o da lontano l'IA quotidianamente. Soffermarsi dunque su quelle aziende che possono goderne maggiormente sembrerebbe una mossa azzeccata. I capifila dell'innovazione nel dominio dell'IA sono gli Stati Uniti e la Cina. Secondo le indagini del PatentSight di LexisNexis, nel 2020 le aziende e le organizzazioni cinesi sono le più attive nel settore e raggiungono le concorrenti americane. Tra le aziende che detengono il maggior numero di brevetti legati all'apprendimento automatico quattro sono americane, quattro cinesi e una sudcoreana. Guardiamo più da vicino le aziende che hanno la miglior evoluzione in materia di IA nel mondo: