Gli investitori sfruttano le recenti dichiarazioni 'dovish' giunte dalla Fed, che vanno verso una possibile fine del ciclo di stretta monetaria, e la frenata della corsa del petrolio per riequilibrare il portafoglio dopo il recente short in scia ai rialzi dei rendimenti obbligazionari.

Nonostante i volumi e le accelerazioni, il mercato rimane cauto e attento a una eventuale estensione del conflitto.

Ulteriori segnali positivi per il resto della seduta arrivano dall'andamento positivo dei futures sugli indici di Wall Street.

Intorno alle 12,25 l'indice Ftse Mib segna un rialzo dell'1,7%. Volumi per 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Forti acquisti su industriali e auto, con Cnh in testa al Ftse Mib a +3,2%, seguita da Stellantis e Iveco con progressi di oltre il 2,5%.

Rimbalza Telecom Italia (+2,8%) reduce dai minimi degli ultimi due mesi. Secondo il Sole 24 Ore di oggi, Kkr rispetterà la scadenza del 15 ottobre per la presentazione dell'offerta vincolante, anche se i nulla osta del Mef dovessero tardare. "La conferma delle tempistiche sarebbe un elemento positivo per l'operazione viste le incertezze sorte in questi giorni sul mercato", commenta Equita.

Il rally generalizzato coinvolge anche i bancari con l'indice di settore in rialzo dell'1,7%. Tra i migliori Bper (+2,6%) e Finecobank (+2,3%).

Sempre tra i finanziari, ma fuori dal Ftse Mib, spicca doValue che balza del 7%.

Fermi i petroliferi sul rallentamento delle quotazioni del greggio in un mercato che rimane sempre attento alle possibili interruzioni delle forniture per le tensioni in Medio Oriente.

(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)